Si è concluso il tour del Consorzio 2 Alto Valdarno nei comuni della vallata.
Il viaggio attraverso il Valdarno, causa COVID 19, questa volta è stato virtuale ma pur sempre prezioso per condividere con sindaci e assessori le necessità e le urgenze idrauliche di ogni territorio.
“Entro il mese di novembre – ha spiegato la Presidente Serena Stefani – siamo tenuti a predisporre una bozza degli interventi di manutenzione ordinaria da effettuare sul reticolo di gestione l’anno successivo da presentare alla Regione Toscana. Decidere insieme le strategie ci ha permesso, nel tempo, di migliorare il livello di sicurezza idraulica del territorio e, con questo, la soddisfazione di amministratori e cittadini. Perciò non abbiamo voluto rinunciare neppure questa volta a un modus operandi che ha dato ottimi risultati”
Ecco quindi l’idea di programmare web meeting: 54 complessivamente nel comprensorio, di questi 13 in Valdarno, 8 con i comuni del versante aretino, 3 con quelli dell’area fiorentina a cui si devono aggiungere da un lato l’incontro con il comune di Castiglion Fibocchi, dall’altro quello con il comune di Pelago, che ricadono sempre nell’unità idrografica omogena Valdarno.
Identico il format: aperto con la presentazione del piano delle attività proposto, seguito dalla proiezione della cartografia con evidenziati i tratti su cui il Consorzio, in applicazione delle disposizioni regionali, in seguito all’attività di vigilanza svolta e in base alle segnalazioni raccolte, intende intervenire nel 2021 e concluso con la raccolta dei pareri degli amministratori comunali e delle loro eventuali indicazioni.
Per la prima volta inoltre è stato predisposto ed illustrato un vademecum, consegnato poi agli uffici tecnici di ogni comune, per specificare meglio le competenze del Consorzio di Bonifica e le modalità con cui può e deve intervenire.
“Purtroppo sui corsi d’acqua si sommano diverse competenze e orientarsi non è sempre facile. Questo strumento nasce per semplificare i rapporti e i percorsi, in modo da migliorare l’operatività e per dare risposte certe ai cittadini”, aggiunge il Direttore Generale Francesco Lisi.
E a proposito di cittadini. “E’ stato prezioso anche il contributo venuto da loro. Il nostro ufficio raccoglie e valuta tutte le segnalazioni che arrivano dal territorio e, sovente, rappresentano un valido aiuto per tenere sotto controllo un reticolo importante come quello affidato dalla Regione al nostro Consorzio che, complessivamente, comprende oltre 6.500 km di aste fluviali”, commenta il Direttore.
Tutti i comuni del Valdarno hanno espresso apprezzamento per l’attività svolta dal Consorzio che, da quando è nato – nel 2014 – ad oggi, con la sua azione, ha modificato la sicurezza e il volto del reticolo idraulico con l’esecuzione di tagli e sfalci della vegetazione, la rimozione dei sedimenti, le piccole sistemazioni delle opere e gli interventi puntuali che per eliminare criticità e pericoli imprevisti.
Nel 2020 il Consorzio, oltre alla manutenzione ordinaria, ha eseguito un taglio selettivo della vegetazione sull’Arno. Il cosiddetto piano tagli, realizzato con oltre un milione di euro di risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana, insieme alla manutenzione straordinaria del tratto sangiovannese ormai in dirittura di arrivo con un investimento superiore al milione di euro, ha contribuito a rendere non solo più sicuro ma anche più bello e fruibile il fiume principale e il reticolo che attraversa la vallata.