Formare operatori sempre più attenti a coniugare la mitigazione del rischio idraulico alla salvaguardia degli ecosistemi fluviali.
E’ con questo obiettivo che il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha riunito tutte le aziende del comprensorio, che hanno chiesto ed ottenuto l’inserimento nell’Albo delle imprese agricole, a cui l’Ente fa riferimento per realizzare gli interventi programmati nel Piano delle Attività di Bonifica 2024.
Ormai un piccolo esercito, a cui di recente se ne sono aggiunte altre 31 realtà, 4 nella sezione A, in cui sono elencate le aziende singole, e 27 nella sezione B che “ospita” le imprese associate.
Sono 138 infatti le realtà che si sono candidate per lavorare con i tecnici e gli operai del Consorzio sui corsi d’acqua dell’Alto Valdarno, chiamate “in aula” e che, in presenza o da remoto, hanno seguito il workshop formativo.
“Una risorsa importante”, ha spiegato la Presidente Serena Stefani, aprendo i lavori che si sono svolti presso la sede consortile. “Poter contare su tanti operatori che conoscono in modo approfondito il territorio e le normative da rispettare per lavorare lungo i corsi d’acqua, è strategico per un Consorzio di Bonifica come il nostro che deve effettuare la vigilanza e la manutenzione ordinaria del reticolo su un’area ampia attraversate da circa 6.500 km di tratti”.
“Le imprese agricole sono partner importanti per l’esecuzione del piano delle attività di bonifica che, quest’anno, prevede lavorazioni per quasi 13 milioni di euro. L’ampliamento della rete di operatori con le carte in regola per eseguire gli interventi programmati rafforza ancora il legame tra agricoltura e bonifica che, iniziato fin dall’origine del nostro Ente, ha dato ottimi risultati in termini di miglioramento della sicurezza idraulica e per la valorizzazione stessa dei corsi d’acqua: oggi abbiamo fiumi più sicuri, più curati, più belli, più ricchi di biodiversità e quindi più fruibili e fruiti. Basti pensare alla discesa dell’Arno con le canoe che in queste settimane vede impegnata l’ASD Canottieri Comunali Firenze e il campionato mondiale di pesca sportiva organizzato dai Pescatori Casentinesi in Casentino, per fare degli esempi”, ha comunicato il Direttore Generale Francesco Lisi aggiungendo: “La collaborazione stretta tra mondo della bonifica e dell’agricoltura è cresciuta nel tempo, con l’esperienza e la formazione. Anno dopo anno abbiamo preparato tanti “custodi” di fiumi e torrenti, imprese agricole capaci di tenere sotto controllo il territorio, individuare e segnalare le criticità, eseguire – nel rispetto del quadro normativo vigente – la manutenzione ordinaria dei tratti oggetto di intervento. Questa organizzazione ci consente di ottenere un duplice beneficio: ottimizzare tempi e costi e, nello stesso tempo, investire sul territorio le risorse che provengono dal territorio”.
Inoltre, per la prima volta, alcune imprese agricole saranno coinvolte anche nella realizzazione del progetto “Le sentinelle dell’Arno e il legno da ostacolo diventa opportunità”, finanziato dal Ministero dell’Agricoltura per il recupero del legno caduto naturalmente in alveo: un progetto presentato dal Consorzio Contea in collaborazione con il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, l’unico Consorzio a livello nazionale ad aver partecipato ed essersi aggiudicato questa opportunità.
Grande la soddisfazione delle imprese agricole che, grazie a questa attività, possono integrare il loro reddito. “Le chance offerte dal Consorzio di Bonifica aiutano le aziende a far quadrare i loro bilanci e quindi a rimanere a presidiare il territorio. La decisione, poi, di allungare i tempi di validità dell’iscrizione all’Albo favorisce anche una programmazione del lavoro e degli eventuali investimenti necessari”, come ha ricordato Mirko Sbragi, vice direttore di Confagricoltura Arezzo, rappresentando il pensiero degli operatori e delle altre organizzazioni di categoria.