TORNA “ALLA LUCE” IL PONTE ROMANICO

Data:
5 Luglio 2024

Il ponte viene riscoperto e  torna protagonista. Liberato dalla vegetazione invadente, che lo nascondeva da tempo, l’antico manufatto  in pietra,  che scavalca il Fosso di Valiano, nei pressi dell’abitato di San Martino Sopr’Arno, nel comune di Capolona, è adesso una bella e suggestiva testimonianza del passato, visibile a tutti.

Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, eseguendo la manutenzione ordinaria programmata nel Piano delle Attività 2024 sul corso d’acqua,  ha eliminato parte degli arbusti e delle piante vecchie e in precario stato di salute, riportando  alla luce anche l’autentico “gioiello”, rimasto “invisibile” per decenni.

L’operazione di ripulitura del tratto, che va dall’immissione del Fosso dei Canapini verso monte, per una lunghezza di circa 300 metri, è stata pianificata per eliminare possibili ostacoli capaci di limitare lo scorrimento dell’acqua e per monitorare eventuali situazioni di dissesto.

Ma, come spesso accade, ha ottenuto anche uno straordinario e gradito “effetto collaterale”: ha restituito alla comunità il piccolo e delizioso by pass di età romanica, di cui si era, di fatto, persa la memoria.

Alle spalle, un passato importante, testimoniato, nelle vicinanze, dai resti ancora ben visibili di una costruzione, che, secondo il catasto lorenese, corrispondeva a un nucleo produttivo di tutto rispetto, costituito da casa, mulino, fornace e forno, a pochi passi dall’antica Pieve di San Martino.

Con il passare del tempo era  diventato un attraversamento pedonale e lo è rimasto fino al dopoguerra.

Poi, con l’abbandono delle campagne da parte degli agricoltori che, fino ad allora, si erano occupati della manutenzione dei terreni, della pulizia dei boschi e della cura delle infrastrutture ad essi connesse, è caduto completamente in disuso ed è progressivamente stato dimenticato.

L’intervento, completato in questi giorni dal personale del Consorzio, ha riportato alla luce il piccolo elevato a schiena d’asino, quasi completamente avvolto nella vegetazione:   un ritrovamento che l’amministrazione comunale  ha deciso di valorizzare e condividere con la comunità.

E’ nata così l’idea di organizzare una passeggiata di gruppo per far conoscere e apprezzare il suggestivo corso d’acqua con il suo ponte.

Francesco Lisi, Direttore Generale del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, commenta:  “Sempre più spesso l’attività svolta dal Consorzio unisce due funzioni: porta   alla riduzione del rischio idraulico e a restituire fruibilità  e dignità al territorio. La riscoperta del ponte romanico sul fosso di Valiano ne è uno splendido esempio. La manutenzione ordinaria eseguita dagli operai dell’ente ha riportato alla luce un manufatto di cui si rischiava di perdere conoscenza e memoria.”

Gianluca Norcini, Assessore del Comune di Capolona, presentando l’iniziativa, illustra i progetti per il rilancio dell’antico by-pass: “L’intervento del Consorzio di Bonifica ha restituito al nostro territorio un autentico gioiello. Per questo abbiamo pensato di offrire a tutti l’occasione per  apprezzare un tratto del fiume che ha davvero cambiato volto, unendo   la possibilità di conoscere natura,  storia e  prodotti locali. Con questa iniziativa, intendiamo  iniziare un percorso ambizioso volto a riportare il ponte sul Valiano all’interno del nostro patrimonio storico-culturale: un’attrazione turistica per riscoprire tesori che troppo spesso dimentichiamo di avere a pochi passi da casa.”

Il percorso partirà dalla Pieve di San Martino  e si snoderà lungo il fosso di Valiano, seguendo il tracciato della “Via Romea Germanica”.

L’appuntamento è per  sabato 6 luglio alle ore 10.

Durante la passeggiata una guida ambientale, un esperto di storia locale un esperto del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno illustreranno le caratteristiche dell’ambiente e dei lavori realizzati sul Fosso di Valiano. Saranno presenti, l’assessore Gianluca Norcini e il direttore generale del Consorzio di Bonifica Francesco Lisi.

L’appuntamento consentirà di mostrare un punto del territorio poco conosciuto e   la vitalità del fosso, incastonato nella vegetazione, che, anche nelle pozze povere d’acqua, mostra una fauna ittica in buona salute.

Al termine,   ricca e gustosa colazione contadina, preparata con prodotti locali.

 

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