Tre i punti di partenza. Unico l’obiettivo: riunirsi lungo il fiume, che l’intervento di manutenzione ordinaria realizzato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha reso più sicuro ma anche più bello e fruibile.
Siamo alle porte di Arezzo, sul torrente Chiassa, un punto di riferimento per le comunità che vivono lungo la sua asta.
Tanto che gli abitanti delle frazioni di Giovi, Tregozzano e Chiassa, hanno superato le tradizionali “divisioni di campanile”, per festeggiare insieme il fiume “ritrovato” dopo il restyling.
Partendo dal circolo ricreativo presente in ognuno dei tre paesi, si percorrerà il sentiero natura, fresco di allestimento, per raggiungere la chiusa, una delle opere idrauliche realizzate sull’asta fluviale a partire dal 1500 per regolare la velocità delle acque.
La passeggiata con cena itinerante inizia dall’aperitivo e prosegue per tappe fino al dolce. Al termine music-bar sul fiume, ma non solo.
Il mai sopito “amore di paese” torna a galla per scatenarsi in una singolare competizione: la “sfida dell’argine”, una emozionante e imperdibile gara che poterà a decretare la “frazione più forte”!
“Con questa iniziativa si dà inizio alla realizzazione di idee e progetti di fruibilità e valorizzazione dell’Arno e dei suoi affluenti, emersi dai tavoli tematici di lavoro di Abbraccio d’Arno, il contratto di fiume, promosso dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che include il bacino compreso tra il canale Maestro della Chiana e il Valdarno, a cui hanno aderito i comuni di Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi, Laterina-Pergine Valdarno, Subbiano, Terranuova Bracciolini”, anticipa la Presidente del Consorzio di Bonifica Serena Stefani. “Molte le proposte raccolte: andranno a comporre il programma delle azioni che sarà presentato a fine estate”.
“Siamo felici di poter riconsegnare alle popolazioni del basso corso del torrente Chiassa un accesso al fiume ricco di storia e storie di paese. Un bel lavoro di sinergia e collaborazione tra il progetto La scuola del Fiume e il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, nella cornice del contratto di fiume Abbraccio d’Arno”, aggiunge Enrico Orlandini del circolo L’Incontro di Tregozzano.
Intanto dalle parole ai fatti. Adesso infatti è il momento della “Sfida dell’Argine”, un’idea dei giovani che frequentano e animano i circoli ricreativi interessati, ai quali si deve anche il nome del contratto di fiume: sono stati loro infatti a suggerire di battezzarlo “Abbraccio d’Arno”, per la morfologia del territorio, caratterizzato dalla curva del fiume citata da Dante sembra “stringere” il Pratomagno, e per la presenza di Rondine Cittadella della Pace, associazione simbolo di inclusione e accoglienza, la cui mission è ben riassunta nell’affettuoso gesto a cui, purtroppo, causa covid 19, da troppo tempo siamo costretti a rinunciare.
Per informazioni: 3357757 910. L’ammissione all’evento sarà possibile con le limitazioni previste (ancora in fase di definizione) per il contenimento della diffusione del Covid 19.