Con delibera n. 83/2021, la Regione ha dato il via libera agli interventi programmati dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sul reticolo di competenza, di concerto con il Genio Civile Valdarno Superiore e le amministrazioni comunali
L’atto assunto dalla giunta toscana è, ai sensi della LR 79/2012 che regolamenta il sistema della bonifica, il lasciapassare necessario perché l’ente possa mettere all’opera macchine e uomini sui corsi d’acqua delle sei aree (UIO acronimo di unità idrografiche omogenee) in cui si articola il territorio dell’Alto Valdarno: Casentino, Arezzo, Valdarno, Valdichiana, Valtiberina, Marecchia-Foglia.
Ottenuta l’approvazione, infatti, la strategia anti-allagamenti studiata dal Consorzio può iniziare a prendere forma.
Tanti gli interventi da realizzare tra il mese di febbraio e il 31 dicembre 2021 per migliorare la funzionalità del reticolo di gestione e l’efficienza delle opere presenti su di esso.
Complessivamente saranno realizzati poco meno di 11 milioni di euro di lavori di manutenzione ordinaria: oltre 10 milioni di euro per gli interventi programmati e condivisi con le amministrazioni locali, circa 600.000 euro per gli interventi puntuali che si dovessero rendere necessari nel corso dell’anno e oltre 150 mila euro per l’attività di vigilanza che consente ai tecnici e agli operai di presidiare con costanza il territorio.
“Con la delibera della giunta regionale si conclude l’iter di approvazione del Piano delle Attività: un percorso complesso e articolato che, ogni anno, parte dal monitoraggio dei bisogni del territorio, in collaborazione con gli amministratori locali; procede con l’elaborazione della proposta tecnica, che deve essere discussa e approvata dall’assemblea del Consorzio, prima di passare attraverso l’istruttoria del Genio Civile Valdarno Superiore, per concludersi con il via libera della Regione Toscana”, riepiloga l’ingegner Serena Ciofini, responsabile del settore Difesa Idrogeologica dell’ente.
“L’annuncio dell’avvio della stagione dei lavori 2021 – spiega la Presidente Serena Stefani – è l’occasione per illustrare ai cittadini le competenze del Consorzio e le modalità di intervento. Queste indicazioni sono raccolte in un pratico vademecum già messo a disposizione dei Comuni, in occasione degli incontri che hanno portato alla definizione e condivisione del piano delle attività. Riteniamo utile diffonderlo per chiarire funzioni, responsabilità e obblighi che regolano una materia ancora piuttosto complessa, nonostante l’importante sforzo di semplificazione compiuto dalla Regione Toscana”.
CORSI D’ACQUA E MANUTENZIONE ORDINARIA
La manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua comprende tutte le operazioni tese al mantenimento e al ripristino delle condizioni di regolare deflusso dell’acqua negli alvei e della funzionalità delle opere idrauliche e di bonifica presenti lungo le aste fluviali.
Prevalentemente si tratta di attività di contenimento della vegetazione in alveo e sulle sponde con sfalcio di erba ed arbusti e taglio selettivo delle alberature, vigilanza e, in misura minore, di rimodellamenti ed di eventuali rimozioni di sedimenti.
La manutenzione ordinaria è condizione necessaria per mitigare il rischio idraulico ma non sufficiente: in alcuni punti del territorio, infatti, le criticità possono essere risolte solo con interventi strutturali di manutenzione straordinaria o di realizzazione di nuove opere, interventi che, per legge, non posso essere finanziati con il contributo di bonifica versato dai consorziati.
INTERVENTI: COME E QUANDO
Gli interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua vengono realizzati con frequenza e modalità indicate dalle normative vigenti (in particolare LR 79/2012 e DGRT 1315/2018) e sono finalizzati a prevenire allagamenti e alluvioni.
Nel periodo della nidificazione l’operazione di taglio e sfalcio della vegetazione viene limitata ai soli tratti dove questa risulta strettamente indispensabile e comunque con l’adozione di buone pratiche per rendere le lavorazioni compatibili con le esigenze di tutela dell’avifauna.
Le modalità operative sono definite in base alla tipologia del corso d’acqua in modo da tutelare gli ecosistemi fluviali e la ricchezza della biodiversità.
Gli interventi di taglio selettivo si concentrano preferibilmente nel periodo autunnale-invernale, mente per gli interventi di taglio meccanizzato e risagomatura si predilige il periodo estivo e l’inizio dell’autunno.
In situazioni particolari, per consentire il taglio della vegetazione, si possono realizzare opere accessorie di piccola entità, come rampe sulle sponde per consentire la discesa dei mezzi in alveo.
La priorità degli interventi è assegnata in base al livello di rischio idraulico, tenendo conto della tipologia di vegetazione presente e procedendo di norma da valle verso monte.
Gli interventi sono organizzati in lotti funzionali. Il Consorzio provvede preventivamente alla loro progettazione, autorizzazione, validazione e approvazione.
RETICOLO DI GESTIONE
Non tutti i corsi d’acqua presenti sul territorio sono di competenza del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. Nel comprensorio Alto Valdarno, la Regione Toscana ha affidato all’ente la gestione di 6.500 km di asta fluviali. In caso di segnalazioni di criticità quindi è bene verificare se il tratto interessato ricade nelle competenze del Consorzio consultando il reticolo di gestione sul sito istituzionale www.cbaltovaldarno.it.