Oltre 400.000 euro per ripristinare le condizioni di sicurezza sul territorio ferito dall’alluvione. Sono sette i cantieri attivati e prevedono interventi su una ventina di corsi d’acqua del reticolo ricadenti nel comune di Arezzo e nei Comuni di Monte San Savino e Marciano della Chiana.
Il Consorzio 2 Alto Valdarno, in collaborazione con il Genio Civile e le amministrazioni comunali, ha avviato questi interventi per eliminare le conseguenze del drammatico evento che con violenza inaudita ha messo in ginocchio Arezzo e altre aree del comprensorio.
Tecnici, operai e macchine dal pomeriggio di sabato 27 luglio sono al lavoro.
Il torrente Valtina e Sellina, dopo le cure prestate in modo tempestivo, nell’immediato, per rimediare le rotte arginali e il sovralluvionamento, adesso sono sottoposti a una terapia più articolata per poter riconquistare una sezione adeguata e un buon deflusso delle acque.
Sotto i ferri anche il Rio Grosso, vittima tra l’altro di importanti erosioni spondali, dove è in atto la rimozione dei sedimenti, che si sono depositati nei tratti a monte e a valle della SR71.
Cure necessarie per il rio di Rigutino e quello di Policiano, il rio dei Pigli e quello di Riolo o Pieve a Quarto e, infine, il rio Lama e quella della Ripa, dove sono in corso interventi di ripulitura e ripristino delle sezioni di deflusso dell’acqua.
Un altro cantiere è in azione tra Marciano della Chiana e Monte San Savino dove, complice l’esondazione di alcuni rii (Basso o Vallesi, di San Giovanni, di Montagnano, Frangione), la località di Cesa è finita sott’acqua. Qui, le squadre al lavoro hanno il compito di eliminare i depositi di detriti, fango e sabbia dagli alvei per garantire il buon funzionamento idraulico del reticolo.
“Un’operazione urgente e impegnativa – spiega la presidente del CB2 Serena Stefani – che stiamo completando rapidamente per restituire le necessarie condizioni di sicurezza a tutta l’area colpita dall’alluvione. Grazie alla Regione Toscana che ha adottato ogni misura utile per far partire con urgenza i cantieri e ha trovato le risorse necessarie per fronteggiare l’emergenza, il Consorzio ha potuto avviare rapidamente i cantieri. Sin dalle prime ore dal verificarsi ell’evento calamitoso siamo all’opera per il ripristino degli argini, la risagomatura degli alvei e per la ripulitura dei corsi d’acqua. Il materiale recuperato nel Comune di Arezzo sarà trasportato e ammassato in località Indicatore, in un’area messa a disposizione dallo stesso Comune, così come hanno fatto i Comuni di Monte San Savino e Marciano della Chiana per il materiale che asportato dai fiumi dei rispettivi territori, per essere successivamente analizzato e avviato allo smaltimento o per essere poi recuperato e utilizzato per il rifacimento arginale. Tutto il personale dell’ente si sta impegnando con grande senso di responsabilità ed abnegazione per riuscire a conciliare la risoluzione delle emergenze del post alluvione con l’intenso lavoro di manutenzione ordinaria e straordinaria in atto nell’intero comprensorio che, proprio in questo periodo, si intensifica e si accelera in vista dell’arrivo dell’autunno, la stagione solitamente più piovosa dell’anno. Voglio inoltre ringraziare i Consorzi di Bonifica della Toscana che hanno manifestato vicinanza e solidarietà all’Alto Valdarno e in particolare al Consorzio 6 Toscana Sud che ha messo a disposizione una professionalità qualificata come l’ingegner Claudio Lombardi, direttore dei lavori degli interventi in corso tra i Comuni di Monte San Savino e Marciano della Chiana”.
Questa mattina la Presidente Serena Stefani, con il Direttore Generale Francesco Lisi e l’ingegner Beatrice Lanusini, hanno effettuato la prima ricognizione dei cantieri aperti per fronteggiare la emergenze: ovunque i lavori per risolvere gli elementi di criticità individuati sono a buon punto e saranno conclusi a breve.