Oltre 150: tanti i ragazzi ai quali, in un solo giorno, il Consorzio 2 Alto Valdarno ha consegnato il diploma di cittadino consapevole. Sono gli alunni delle scuole del Valdarno fiorentino che, in occasione di Autumnia a Figline Valdarno, hanno seguito AMICO CB2, divertente percorso formativo per imparare l’”abc” di un corretto rapporto con i corsi d’acqua.
Due i laboratori sperimentali proposti per arrivare al traguardo.
Nel primo, con uno speciale dispositivo, gli under 14, cimentandosi in progetti, costruzioni e coltivazioni, hanno potuto verificare, con mano, come case, ponti, fabbriche, chiese, aziende agricole….. possono avere effetti apparentemente imprevedibili sul comportamento di un fiume.
Nel secondo, hanno scoperto che la plastica, materiale praticamente eterno, è uno dei principali nemici dei corsi d’acqua perché, accumulandosi sulle sponde e in alveo, ne minaccia l’habitat naturale e può creare ostacoli e ostruzioni pericolose per la sicurezza del territorio e delle persone. E allora? Ecco l’idea: utilizzare gli scarti che normalmente sarebbero da buttare per fare oggetti nuovi, divertenti, preziosi. Con AMICO CB2 i tappi diventano addobbi per l’albero di Natale; il fondo dei contenitori si adopera per creare l’orto e il giardino in bottiglia, le altre parti si trasformano in eco-bijoux.
“Il nostro obiettivo è promuovere e favorire comportamenti più consapevoli – spiega la Presidente del Consorzio Serena Stefani -. Con Flumina, il dispositivo di Eta Beta Onlus, possiamo illustrare con chiarezza l’importanza del fiume per il territorio, il concetto di rischio idraulico e gli strumenti con cui tutti possono contribuire a limitarlo. Con “Plasticopoli”, il laboratorio del riuso – nel rispetto del manifesto “Fiumi puliti” sottoscritto dal CB2 con la Regione Toscana –, intendiamo richiamare l’attenzione sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nei corsi d’acqua, ancora troppo diffuso, dannoso per l’ambiente e pericoloso per tutti. Un problema di proporzioni allarmanti. Nel corso dell’attività di manutenzione ogni anno il Consorzio è costretto a raccogliere quintali di materiali da recuperare, selezionare e conferire nei siti idonei, con spese che sottraggono risorse alla cura dei fiumi e con rallentamenti e perdite di tempo che potrebbero avere gravi conseguenze. Tra gli scarti abbonda soprattutto la plastica, materiale purtroppo “eterno””, aggiunge Stefani. Di qui l’idea: se la plastica non possiamo evitarla, almeno impariamo a riusarla. “L’esempio concreto, l’imparare facendo, il coinvolgimento esperienziale sono i migliori strumenti per intervenire su stili e abitudini. I bambini e i ragazzi rappresentano i nostri migliori alleati, i più preziosi e utili mediatori per parlare agli adulti”, conclude Stefani invitando i più piccoli a farsi “influencer” positivi.
“Voi portate un po’ di plastica, a trasformarla vi aiutiamo noi”, spiega Alessandro Casoli dell’Associazione Eta Beta Onlus che per anche oggi affiancherà il Consorzio 2 Alto Valdarno nell’animazione dei laboratori presenti in via XXIV Maggio a Figline Valdarno, in occasione di Autumnia.