Quarantacinque lotti per un investimento complessivo che sfiora i 5 milioni di euro. Così può essere riassunta la strategia che il Consorzio 2 Alto Valdarno è pronto a mettere in campo per ridurre il rischio idraulico sull’ampio, articolato e complesso comprensorio, che abbraccia 54 comuni e si allarga su una superficie di più di 402.000 ha, attraversata da oltre 6.200 km di corsi d’acqua.
Il piano riparte con decisione, come sempre, nella stagione estiva, la più indicata per effettuare la manutenzione ordinaria sul reticolo in gestione.
“Questa calendarizzazione ci consente di massimizzare i risultati. Il miglioramento della funzionalità idraulica deve essere completato prima dell’autunno e dell’arrivo dei mesi più piovosi, se vogliamo realmente incidere sulla mitigazione del rischio, che è la nostra principale mission”, spiega la Presidente Serena Stefani, illustrando l’attività in fase di decollo in tutte le sei unità idrografiche omogenee che compongono il CB2.
Ogni area richiede interventi specifici, legati alle caratteristiche e alla morfologia del territorio.
In Casentino la priorità sarà data ai tagli selettivi, per eliminare tronchi caduti e piante malate, deperite e morenti che all’improvviso potrebbero trasformarsi in ostacoli per il regolare deflusso dell’acqua.
Macchine e operai sono impegnati principalmente in sfalci dell’erba e taglio selettivo della vegetazione in Valdarno dove saranno effettuati anche importanti lavori di riprofilatura e, in accordo con il Genio Civile, di manutenzione di alcune opere idrauliche.
In corso, ormai da qualche settimana, gli interventi pianificati per il 2019 su Arezzo città e in Valdichiana, mentre partiranno a breve quelli previsti in Valtiberina.
Oltre alla manutenzione ordinaria realizzata con il contributo di bonifica, il Consorzio 2 Alto Valdarno è impegnato nella “cura” dei corsi d’acqua principali: in questo periodo infatti sta realizzando, su incarico e con risorse della Regione Toscana, lavori per circa 1 milione di euro.
Altri 2.200.000 euro di interventi, finanziati con un piano straordinario di contenimento della vegetazione nelle pertinenze fluviali, saranno realizzati entro l’inverno, in particolare sull’Arno e sul Tevere.
“In tutto sono più di 8 milioni gli euro destinati a trasformarsi in riduzione del rischio idraulico, di qui alla fine dell’anno”, precisa la Presidente. “Si tratta di interventi importanti per migliorare la sicurezza del territorio ma, indirettamente, anche per riqualificare l’ambiente fluviale e restituire ai cittadini spazi decorosi e fruibili”.