Dai 16.6 gradi registrati attorno a mezzogiorno di ieri, il termometro, alle 6 di questa mattina, si è inabissato sotto lo zero, fino a toccare i – 5.3 gradi.
In 18 ore si è verificato uno sbalzo termico di quasi 22 gradi con un’impennata negativa, particolarmente grave per i frutteti della Valdichiana in pre-fioritura e che, pertanto, attraversano una fase delicata dello sviluppo vegetativo.
Il servizio antibrina predisposto con largo anticipo dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha permesso di salvare il processo di fioritura e quindi le produzioni.
Nella nottata infatti gli imprenditori agricoli della vallata hanno azionato, per la prima volta nella stagione 2021, gli impianti dei distretti irrigui gestiti dall’ente, che erano già stati messi in pressione alla fine del mese di febbraio, proprio in previsione di questi possibili eventi.
L’acqua spruzzata nottetempo sui frutteti ha formato una patina di ghiaccio intorno alle gemme aperte o in piena fioritura, trasformate in scenografiche sculture, che hanno svolto la preziosa funzione di mantenere la temperatura su valori costanti attorno allo zero, salvaguardando così i fiori delle piante da frutto.
“Per evitare di esporre le colture a potenziali pericoli, quest’anno, abbiamo anticipato i tempi e gli interventi per l’apertura delle reti”, spiega il Direttore del Consorzio Francesco Lisi aggiungendo: “L’innalzamento delle temperature diurne, a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, ci ha infatti incoraggiato a velocizzare le operazioni per poter fronteggiare adeguatamente il rischio di improvvise e repentine gelate notturne”.
“I cambiamenti climatici mostrano effetti sempre più evidenti”, commenta la Presidente Serena Stefani. “La stagione irrigua continua a dilatarsi. La distribuzione dell’acqua non è utile solo per fronteggiare i periodi siccitosi ma anche per contrastare gli effetti di gelate fuori stagione che, purtroppo rischiano di trasformarsi in una consuetudine, mettendo in serio pericolo raccolti e produzioni e, con questi, il reddito delle imprese agricole”
“Per le nostre colture è fondamentale il servizio anti-brina”, dice Dante Moretti, uno dei produttori agricoli della Valdichiana, muovendosi tra le piante avvolte nel ghiaccio. “Negli ultimi anni siamo costretti a fare i conti con stagioni sempre meno definite e con cambiamenti termici repentini. Le temperature ormai non sono amiche dell’agricoltura!”
I fiori di pesco “ghiacciati” diventano così il simbolo di un clima imprevedibile e dell’impegno del Consorzio a tutela dell’agricoltura e, in questo caso, di colture di pregio che, senza il trattamento anti-brina, avrebbero potuto subire danni ingenti e conseguenze pesantissime, fino alla perdita totale delle produzioni.