Festeggia oggi i suoi primi sei anni di vita il Consorzio 2 Alto Valdarno, nato il 14 febbraio 2014, sulla scorta della LR 79/2012 , con cui la Regione Toscana ha riformato in modo radicale il sistema della bonifica.
Il CB2 ha mosso i suoi primi passi in un quadro ancora tutto da dipingere.
La riduzione del numero degli enti impegnati nel settore, la razionalizzazione delle competenze, il rafforzamento del ruolo di indirizzo e di controllo della Regione Toscana erano infatti elementi di forte novità. Affrontarli diventava una sfida delicata e complessa.
E’ partita da questo scenario la manciata di “pionieri” che tassello dopo tassello ha contribuito a costruire la nuova identità del Consorzio.
Nel corso di questi sei anni di cose ne sono cambiate.
La squadra si è rafforzata: i 9 dipendenti del 2014 sono diventati 35 nel 2019. In particolare si è irrobustita la componente tecnica con l’arruolamento di operai, ingegneri e agronomi. E’ cresciuto il parco macchine che oggi può contare su 12 mezzi, tra escavatori e trattori.
La manutenzione dei corsi d’acqua, puntuale, continua e costante, la realizzazione di nuove opere e il potenziamento di quelle esistenti, i rapporti costruiti con i cittadini e le pubbliche amministrazioni hanno contribuito a migliorare la performance del reticolo, anche di fronte ad eventi meteorologici importanti, e hanno reso i corsi d’acqua più sicuri, più apprezzati e fruibili dai cittadini.
Anche l’agricoltura ha avuto risposte con il potenziamento dei sistemi di irrigazione, tuttora in fase di ampliamento.
Nel frattempo è cambiata la governance. Nell’aprile 2019 infatti i consorziati hanno eletto i nuovi organi e aperto un’altra pagina nella vita del Consorzio 2 Alto Valdarno. Di fronte nuovi obiettivi, altri ambiziosi progetti e una rinnovata volontà di rafforzare i rapporti con il tessuto sociale e produttivo, le istituzioni, le scuole, la ricerca.
In via Ernesto Rossi, oggi, amministratori e dipendenti hanno voluto ricordare i sei anni di attività del CB2 per il miglioramento della difesa idraulica del territorio, un’area ampia e complessa, distesa su 450.000 ha distribuiti in 54 comuni e tre province e attraversata da un reticolo di oltre 6.000 km di corsi d’acqua, che, i cambiamenti climatici in atto, renderanno sempre più impegnativo gestire e tutelare.
“Abbiamo tanti progetti in cantiere – ha spiegato la Presidente Serena Stefani -. Tra gli obiettivi c’è quello di realizzare in house un maggior numero di progetti e interventi di manutenzione ordinaria oltre che di anticipare i tempi di realizzazione del piano delle attività di bonifica. Per l’agricoltura, stiamo lavorando per migliorare e ampliare la rete irrigua. E’ nostra volontà inoltre continuare il confronto con le amministrazioni locali e i cittadini, che rappresentano le nostre antenne sul territorio, e continuare il rapporto con le scuole attraverso il progetto AMICO CB2, realizzato in collaborazione con l’associazione Eta Beta Onlus, che sta riscuotendo un ampio successo tra studenti e insegnanti tanto da aver avuto il patrocinio dell’ufficio scolastico regionale”.