Iniziato sotto la pioggia battente, il 2 e 3 marzo dalle Foreste Casentinesi, è proseguito sotto un cielo più clemente “Le vie d’Arno”, il calendario di iniziative messe a punto da Canottieri Comunali Firenze per celebrare i 90 anni di vita, con una discesa completa del fiume, dalla sorgente alla foce
Il progetto, nato per esplorare il territorio fluviale in maniera ecosostenibile (a piedi, in bicicletta, in canoa e in kayak), per verificarne le condizioni generali oltre a quelle di navigabilità e percorribilità, è approdato al tratto aretino.
Una quarantina di persone, tra ragazzi, atleti della specialità di slalom e semplici soci, sabato, hanno pagaiato nel tratto di acqua mossa compreso fra Borgo a Giovi e Ponte a Buriano La Penna. I ragazzi del gruppo canoa slalom, accompagnati da una guida ambientale, hanno solcato il fiume nell’invaso della Penna.
““Le vie d’Arno” vuol essere quindi un tributo al fiume Arno e l’occasione per verificarne anche lo stato di salute, con un’attenzione particolare alla presenza di plastiche e altri rifiuti o inquinanti lungo il percorso. Siamo rimasti incantati dalla bellezza dei paesaggi e dalla limpidezza dell’acqua nel tratto di fiume percorso – ha spiegato l’economo della società Sandro Stoppioni -. Abbiamo individuato poche plastiche abbandonate, appena un po’ di più rispetto al tratto di monte e scoperto un ambiente naturale mozzafiato”.
Un parere condiviso da tanti altri partecipanti, abituati a vivere e a frequentare l’Arno fiorentino, con caratteristiche assai diverse rispetto al tratto che attraversa il comprensorio Alto Valdarno.
Ad accogliere gli sportivi Francesco Lisi, Direttore Generale del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che ha sostenuto con convinzione e patrocinato l’iniziativa: “L’attività svolta dai Canottieri è preziosa per raccogliere nuove informazioni sulla qualità dell’ambiente e sulle possibili criticità dell’Arno, che solo un monitoraggio attento, dall’acqua o vicino all’acqua, consente di ricavare. Le informazioni raccolte dagli sportivi saranno utili per programmare eventuali ulteriori interventi di manutenzione ordinaria finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e per mettere a punto il quadro conoscitivo dell’area, oggetto del Contratto di Fiume Abbraccio d’Arno, promosso dal Consorzio di Bonifica e inserito nel Patto per l’Arno, voluto dall’ autorità di bacino distrettuale Appennino Settentrionale. Un altro aspetto importante è che questa attività avvicina le persone al fiume, favorendo la diffusione di comportamenti responsabili nei confronti del fiume”.