Due quintali di trote appenniniche autoctone, provenienti da allevamenti certificati, allevate con mangimi biologici sono state liberate nel tratto dell’Arno compreso tra Pratovecchio e Stia, dove, nel 2019, è nata la zona a regolamento specifico Capodarno.
La preparazione all’apertura della stagione sportiva, ancora una volta, si è rivelata un evento partecipato, che ha visto scendere in campo una quarantina di persone impegnate a migliorare il corso d’acqua a cui, in passato, anche i residenti avevano voltato le spalle.
“Per il terzo anno consecutivo, l’avvio dell’attività stagionale della Zrs Capodarno, si trasforma in un appuntamento partecipato: in tanti – anche provenienti da fuori dei confini comunali – si sono dati appuntamento per collaborare al ripopolamento delle acque. La risposta massiccia degli appassionati dimostra che l’idea, maturata dal Comune di Pratovecchio Stia in collaborazione con l’Associazione Pescatori Casentinesi, nella cornice dei contratti di fiume, si è rivelata una formula vincente”, commenta Francesco Piantini, presidente del Consiglio Comunale che, tra le deleghe, ha anche quella alla zona a regolamento specifico. “Grazie all’impegno costante, del nostro ente, dei pescatori e del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che si occupa della gestione, della pulizia e della cura del fiume, l’Arno è rinato. Il tratto, che in passato si presentava come una sorta di discarica a cielo aperto, ha ritrovato una nuova vita. Oggi è accessibile, pulito e popolato da abbondante fauna ittica: un punto di ritrovo per gli sportivi, ma anche un laboratorio didattico en plein air per consentire il primo approccio dei bambini alla pesca sportiva nel rispetto dell’ambiente fluviale”, aggiunge Piantini.
“In pochi anni abbiamo raggiunto risultati insperati. La Zrs Capodarno è riuscita a riaggregare tutti i pescatori locali, a richiamare appassionati anche da fuori regione e, in qualche caso, anche dall’estero. Ogni anno si registrano dalle 800 alle 1.000 presenze. La stessa operazione di ripopolamento, che viene effettuata prima dell’inizio di ogni stagione, ha mostrato la capacità di attrazione di quest’area, nata all’interno del Contratto di Fiume Casentino H2O, di cui sia il comune che l’associazione sono partner”, commenta soddisfatto Nicola Venturini, Presidente dell’Associazione Pescatori Casentinesi che, nel fine settimana, ha organizzato l’immissione del materiale ittico nel tratto interessato.
“La giornata di ripopolamento della Zrs Capodarno è ormai un appuntamento immancabile. La sua istituzione è una delle azioni importanti che hanno preso forma e stanno crescendo all’interno del Contratto di Fiume Casentino H2O. Il successo della Zrs Capodarno, come la grande partecipazione a questa iniziativa che, di fatto, apre la nuova stagione sportiva, testimonia come il percorso partecipativo sia profondamente sentito e voluto dalle comunità locali. Una grande soddisfazione per il nostro Consorzio che ne è stato il promotore e ne è il capofila”, argomenta la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani.
“La manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, attività a cui è deputato il Consorzio di Bonifica, ha come finalità la mitigazione del rischio idraulico. Ma è evidente che questa attività, indirettamente, favorisce la maggiore sicurezza e fruibilità del corso d’acqua. La dimostrazione plastica si ha proprio in questo tratto di fiume, che, in questo modo, ha recuperato anche la sua capacità di attrazione turistica, ricreativa, didattica e sportiva: centrando gran parte degli obiettivi su cui si concentra il Contratto di Fiume Casentino H2O”, conclude il Direttore Generale del Consorzio Francesco Lisi.
La stagione di pesca sportiva si apre ufficialmente il 18 marzo.