Il tradizionale e goliardico rito estivo al Canto alla Rana, nel comune di Pratovecchio Stia, diventa occasione per richiamare l’impegno della Regione Toscana sull’acqua, sui fiumi e sulla loro gestione
Stefani (Presidente Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno): “Il reticolo idrografico, le falde e l’agricoltura sono in difficoltà in tutto il comprensorio. In sofferenza anche il Casentino. E’ necessario creare infrastrutture per raccogliere, stoccare e distribuire l’acqua nei momenti di siccità che sono sempre più intensi e prolungati”
Caleri (sindaco del comune di Pratovecchio Stia): “Siamo in un’area fortunata. Grazie a Nuove Acque la situazione idropotabile è sotto controllo. Il fiume però comincia a dare segnali di difficoltà. Il livello dell’Arno è sotto la media del periodo. Mancano dai 50 ai 100 cm di acqua, rispetto al mese di luglio degli anni scorsi”
Secci (Presidente Associazione Pescatori Casentinesi) “Le temperature dell’acqua sono troppo alte per i salmonidi. Se le condizioni meteorologiche non cambieranno, saremo costretti a sospendere l’attività sportiva per evitare di danneggiare le trote, già provate da condizioni ambientali difficili”
Giani (Presidente Regione Toscana): “L’acqua dell’Arno al Canto alla Rana ha caratteristiche particolari. La definisco “elisir di lungo fresco”. Con il sindaco Caleri ripetiamo da anni il tuffo nell’Arno, un rito goliardico, ormai tradizionale, che quest’anno si carica di valori diversi. Ci ha offerto l’occasione per fare il punto sulla siccità. La Regione sta lavorando a una legge per facilitare la creazione di bacini di accumulo”