La siccità e il caldo non fermano i cantieri sui corsi d’acqua aretini.
Nel capoluogo tanti sono i tratti “sotto i ferri” e tanti quelli che saranno “sottoposti a terapia” dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. In tutto sono 160 km inseriti nel piano di attività 2022 e che, nel corso dell’anno, saranno sottoposti a manutenzione ordinaria.
Cessanti i divieti di taglio della vegetazione a tutela della fauna nidificante, adesso con la manutenzione ordinaria si corre, per preparare il reticolo ad affrontare l’autunno, stagione di per sé delicata, che la crisi climatica rende ancor più incerta e imprevedibile.
“L’attività annuale è partita, come sempre, dal centro urbano. Sotto restyling Castro, Bicchieraia, Sellina/Fossatone e Vingone. A seguire si lavorerà su Torrente Lota e Vingone di San Giuliano; su Rio Grosso, Rio di Rigutino e Rio di Vitiano a sud, e sui torrenti Maspino, Frassine e Gavardello di San Polo ed alcuni loro affluenti nella zona nord, dove l’attività interesserà anche un tratto del Torrente Chiassa in loc. Chiassa Superiore”, informa la geometra Giulia Pierozzi, del settore difesa idrogeologica e referente di area del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. E aggiunge: “La manutenzione sarà eseguita inoltre sui corsi d’acqua di zone considerate critiche dal punto di vista idraulico, come il Rio di Pigli e il Fosso di Marcena. Quest’anno, infine, su un tratto del Canale Maestro della Chiana, a valle della Chiusa dei Monaci, sono programmati tagli mirati per la rimozione di alberature secche o in condizioni tali da poter creare pregiudizio al regolare deflusso”.
Analoga cura è prevista sul Torrente Castro: “A seguito di approfondite verifiche e valutazioni di carattere fitostatico, affidate dal Consorzio a uno specialista aggiunge Giulia Pierozzi -, saranno rimossi alcuni esemplari di pioppo di grandi dimensioni, radicati sulle sponde, nella zona subito a monte del tombamento. Si tratta di piante caratterizzate da importanti difetti strutturali, con prospettive di vita gravemente compromesse e, proprio per questo, collocate in Classe D secondo la classificazione F.R.C. (Failure Risk Classification). Rimuoverle prima che possano cadere, è essenziale per evitare pericoli e danni”.
Nella mappa dei cantieri cittadini anche quello appena chiuso per la manutenzione delle casse di espansione del Torrente Castro in località Cognaia: lo sfalcio della vegetazione sulle arginature ha consentito la valutazione dell’integrità dell’opera e la verifica degli organi di manovra presenti.
L’operazione “fiumi sicuri”, oltre al capoluogo, interessa tutto il territorio compreso nell’Unità Idrografica Omogenea. “Altri interventi di manutenzione ordinaria saranno eseguiti nei Comuni di Subbiano e Capolona. Qui “protagonista” principale è l’Arno: saranno sottoposte a manutenzione entrambe le sponde nel tratto compreso tra Marcena e Santa Mama, con lavorazioni concentrate principalmente all’interno dei centri abitati. Operai e macchine saranno quindi al lavoro nel comune di Monte San Savino sul Rio di Montagnano, di Alberoro e Rio Danzino; sul Rio Basso nel Comune di Marciano della Chiana; sul Fosso Viciomaggio, Gorghice e sul Rio del Tegoleto nel Comune di Civitella. Infine l’attività di manutenzione si estenderà ad alcuni affluenti dell’Arno nell’area di Laterina e ad un tratto del Fosso della Vialla nel Comune di Castiglion Fibocchi”, conclude Pierozzi.
Complessivamente in quest’area del comprensorio saranno portati a termine interventi per circa 900.000 euro.
“Sono più di trenta i cantieri attualmente aperti in tutto l’Alto Valdarno (tra un mese saranno di più!!) – commenta la Presidente Serena Stefani -. La capacità organizzativa e progettuale del nostro staff tecnico, ha permesso di poter avviare contestualmente l’attività su diversi corsi d’acqua di competenza del Consorzio. Tutto questo ci consentirà di rispettare il cronoprogramma definito nel piano delle attività 2022, approvato dalla Regione Toscana e condiviso con gli amministratori locali. Un grazie speciale va, come sempre, ai sindaci con i quali abbiamo un confronto continuo e costante. Si tratta di un rapporto indispensabile per riuscire ad individuare rapidamente, a valutare ed eventualmente ad affrontare criticità idrauliche su un territorio esteso, attraversato dal 6.200 km di corsi d’acqua”.
Arezzo, 19 luglio 2022