La ruspa si è messa in movimento, gli operai sono al lavoro.
E’ partito, in questa estate anomala, caratterizzata da temperature bollenti; precipitazioni scarsissime, concentrate e poco significative; falde e corpi idrici superficiali in evidente affanno, il cantiere per la realizzazione del distretto irriguo n.8.
La risposta all’emergenza climatica e alla siccità, che minaccia impianti e raccolti, è questa: sviluppare infrastrutture per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione della risorsa.
In Valdichiana, dove la Diga di Montedoglio rappresenta un serbatoio prezioso di acqua di qualità, l’impegno principale è moltiplicare le reti per portare alle imprese agricole il prezioso “oro azzurro”, in modo da ottimizzarne l’uso ed evitare qualsiasi spreco.
A questo si è dedicato fin dalla sua nascita il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, tassello dopo tassello, punta a sviluppare reti irrigue afferenti al Sistema Occidentale di Montedoglio in modo da garantire la risorsa alle imprese agricole riducendo od eliminando gli attingimenti da corsi d’acqua superficiali o dal sottosuolo.
“In questa fase storica, in cui l’emergenza idrica ha risvolti importanti sull’agricoltura e non solo, noi siamo in cantiere per la posa delle tubazioni di un nuovo distretto irriguo. E’ la prova del grande lavoro che da tempo sta portando avanti il Consorzio e dell’attenzione che pone da sempre al tema della distribuzione della risorsa irrigua”, commenta Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e aggiunge: “L’impegno dell’ente spazia dallo sviluppo delle progettazioni alla ricerca dei finanziamenti necessari per dare forma alle reti. In questo caso siamo riusciti ad intercettare le risorse messe a disposizione dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana. Qualche tempo fa, abbiamo annunciato il completamento del progetto, alla presenza della vicepresidente della Regione Toscana e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, dell’assessore all’ambiente Monia Monni, delle istituzioni locali e delle organizzazioni professionali agricole. A qualche mese di distanza, siamo qui “sul campo”: abbiamo concluso l’iter autorizzativo, lungo e complesso, le procedure di gara per l’affidamento dei lavori e siamo riusciti ad avviare il cantiere per la realizzazione dell’infrastruttura. Si tratta di un’opera particolarmente attesa in questa zona, dove prevalgono produzioni vivaistiche, colture protette di pregio, floricole ed orticole, che la crisi idrica ogni anno sempre più severa rende indispensabile e urgente”.
“In questo momento, tocchiamo con mano il problema della siccità. Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha saputo intercettare le risorse necessarie per dare una prima risposta importante a una parte del settore agricolo di Castiglion Fiorentino – commenta il sindaco Mario Agnelli -. Non possiamo che essere soddisfatti di assistere alla partenza del cantiere per la realizzazione del Distretto irriguo n. 8 che riuscirà a dare le prime risposte concrete a una parte delle imprese presenti sul nostro territorio. Purtroppo il momento è davvero complicato. Per questo auspichiamo di poter contare sull’arrivo di ulteriori finanziamenti per dotare anche altre porzioni del comune delle necessarie infrastrutture irrigue”.
“L’intervento – spiega l’ingegner Lorella Marzilli, caposettore Irrigazione del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno – prevede la creazione di una rete di distribuzione irrigua che si sviluppa su una superficie irrigabile di 200 ha. E’ formata da una condotta principale e due condotte diramatrici in pvc con diametro variabile da 350 ai 200 mm. Lungo la rete saranno posizionate camere di manovra per alloggiare le apparecchiature idrauliche necessarie alle operazioni di gestione della rete e di monitoraggio dei parametri idraulici principali. La rete sarà inoltre dotata di sistema di telecontrollo che ne consentirà la gestione in tempo reale e lungo il suo sviluppo verranno posizionati 17 punti di consegna alimentati dall’invaso di Montedoglio”.
Insomma, per le aziende agricole di Cardeta potrebbe essere l’ultima estate critica.
I lavori infatti dovrebbero essere completati entro l’autunno-inverno per consentire alle imprese del territorio di aprire le condotte già dalla prossima stagione irrigua.