Si è conclusa in questi giorni la campagna di ascolto dei territori della Valdichiana.
Quattordici gli incontri con i sindaci, gli amministratori e i tecnici di altrettanti comuni della vallata, nel corso dei quali sono state esaminate e discusse le proposte studiate dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno per affrontare le criticità e le debolezze del reticolo di gestione con lo strumento della manutenzione ordinaria.
“E’ un lavoro impegnativo che il Consorzio ritiene strategico per mettere a punto un piano delle attività su misura per ogni territorio. I nostri tecnici, tenendo conto delle disposizioni normative, delle indicazioni impartite dalla Regione Toscana, delle segnalazioni dei cittadini e dell’esito dei sopralluoghi effettuati sul campo, hanno elaborato una proposta di interventi che, attraverso il confronto con i sindaci, è stata ulteriormente migliorata e ottimizzata”, commenta la Presidente Serena Stefani, al termine del tour tra i comuni, a cui ha partecipato insieme al insieme alla Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani, al Direttore Generale Francesco Lisi e allo staff tecnico composto dall’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica, dal dottor Michele Gobbini, referente dell’Unità Idrografica Omogenea e dal geometra Federico Menchetti.
La collaborazione Consorzio-comuni è quanto mai indispensabile soprattutto in un’area fragile come la Valdichiana.
“In quest’area dalle pendenze modeste, caratterizzata da un complesso intreccio di canali di acque alte e acque basse e dove tutto deve funzionare a scolo naturale, l’equilibrio è molto delicato. Soprattutto perché il progetto perfetto, studiato a suo tempo per sottrarre la Valdichiana alla palude, adesso deve fare i conti anche con un’intensa e allora imprevedibile urbanizzazione e con situazioni meteoclimatiche spesso estreme”, spiega l’ingegner Serena Ciofini e aggiunge: “Tutto questo esige una cura notevole per facilitare lo scorrimento delle acque verso il fondovalle e mantenere le sezioni come devono essere. E questo è l’obiettivo che si pone il Consorzio con l’attività di manutenzione ordinaria, attraverso la corretta gestione della vegetazione fluviale e dei sedimenti presenti in alveo”.
“Gli aspetti più complessi della manutenzione ordinaria del reticolo idrografico della Valdichiana sono rappresentanti dalla gestione dei sedimenti, dal ripristino delle sezioni e dalla riprofilatura dei corsi d’acqua: operazioni di per sé impegnative e molto costose per le quali il Consorzio è impegnato da sempre a individuare soluzioni per una gestione corretta ed economicamente sostenibile”, aggiunge il Direttore Generale Francesco Lisi, anticipando che il tema sarà oggetto di un ulteriore approfondimento con i sindaci.
Al termine del percorso di ascolto, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha elaborato la proposta di interventi da realizzare nel 2023 che andrà a comporre la bozza del piano delle attività, da sottoporre alla valutazione della Regione Toscana.
In tutto sono 380 i km di corsi d’acqua del reticolo in gestione al Consorzio di Bonifica su cui è stata ipotizzata la manutenzione ordinaria. Dal calcolo sono esclusi i tratti classificati in seconda categoria di competenza della Regione Toscana che, nel 2022, ha programmato lavorazioni su 190 km di aste fluviali, affidate per l’esecuzione al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, tramite apposita convenzione.