Ai fini del Regolamento, l‘interessato può esercitare i suoi diritti a mezzo mail, pec, lettera raccomandata a/r rivolgendosi al Titolare del trattamento:
Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, via E. Rossi 2 L – Arezzo; e mail: privacy@cbaltovaldarno.it; pec: cbaltovaldarno@pec.it
Per facilitare l’esercizio di tali diritti, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha predisposto un apposito modulo da compilare dopo aver preso visione della relativa informativa
Il titolare del trattamento, direttamente o per il tramite di un suo incaricato, fornisce all’interessato le informazioni relative alla richiesta presentata, senza ingiustificato ritardo e, comunque, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta stessa.
Tale termine può essere prorogato di ulteriori 60 giorni, se necessario, tenuto conto della complessità e del numero delle richieste.
Il titolare del trattamento informa l’interessato di tale proroga e dei motivi del ritardo, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.
Se l’interessato presenta la richiesta mediante mezzi elettronici, le informazioni sono fornite, ove possibile, con mezzi elettronici salvo diversa indicazione dell’interessato.
Se non ottempera alla richiesta dell’interessato, il titolare del trattamento informa l’interessato senza ritardo, e al più tardi entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta, dei motivi dell’inottemperanza e della possibilità di proporre reclamo a un’autorità di controllo e di proporre ricorso giurisdizionale.
Le informazioni fornite dall’interessato ed eventuali comunicazioni e azioni intraprese sono gratuite.
Se le richieste dell’interessato sono manifestamente infondate o eccessive, in particolare per il loro carattere ripetitivo, il titolare del trattamento può:
a) addebitare un contributo spese ragionevole tenendo conto dei costi amministrativi sostenuti per fornire le informazioni o la comunicazione o intraprendere l’azione richiesta; oppure
b) rifiutare di soddisfare la richiesta.
Incombe al titolare del trattamento l’onere di dimostrare il carattere manifestamente infondato o eccessivo della richiesta.
Qualora il titolare del trattamento nutra ragionevoli dubbi circa l’identità della persona fisica che presenta la richiesta di cui agli articoli da 15 a 21, può richiedere ulteriori informazioni necessarie per confermare l’identità dell’interessato.