Il ponte torna protagonista. Liberato dalla vegetazione invadente, il manufatto in pietra, che scavalca il Valiano, nei pressi dell’abitato di San Martino Sopr’Arno, a Capolona, è adesso una bella e suggestiva testimonianza del passato.
Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, con l’intervento di manutenzione ordinaria realizzato sul fosso, ha eliminato parte degli arbusti e delle piante vecchie e in precario stato di salute: l’operazione di ripulitura, sul tratto compreso dall’immissione del Fosso dei Canapini verso monte, per una lunghezza di circa 300 metri, è nata per eliminare possibili ostacoli capaci di limitare lo scorrimento dell’acqua e per monitorare eventuali situazioni di dissesto. In realtà, ha finito per restituire alla comunità il piccolo e delizioso by pass di età romanica, avvolto nell’edera. Da tempo non più transitabile, vanta un passato ben diverso, testimoniato dai resti di una costruzione, ancora ben visibili, che, secondo il catasto lorenese, corrispondeva a un nucleo produttivo, costituito da casa, mulino, fornace e forno, poco distante dall’antica Pieve di San Martino.
Era un attraversamento pedonale, fino al dopoguerra. Poi, con l’abbandono delle campagne da parte degli agricoltori che, fino ad allora, si erano occupati della manutenzione dei terreni, della pulizia dei boschi e della cura delle infrastrutture ad essi connesse, è caduto in disuso.
L’intervento, completato in questi giorni dal personale del Consorzio, ha contribuito ad evidenziare l’aspetto e le suggestioni che sa evocare il piccolo elevato a schiena d’asino avvinto nella vegetazione: valori che l’amministrazione comunale ha deciso di condividere con la comunità.
E’ nata così l’idea di una passeggiata di gruppo lungo il Valiano, in programma il 28 luglio alle ore 17 con punto di ritrovo presso il circolo di San Martino.
Il percorso partirà dalla sede del circolo, a pochi passi dalla Pieve di San Martino, per proseguire, seguendo la sede della ‘via romea germanica’, fino al ponte, dove si concluderà con una ricca e gustosa merenda contadina offerta dagli abitanti della frazione capolonese. Un appuntamento per scoprire un punto del territorio poco conosciuto e per verificare la vitalità del fosso che, anche nelle pozze povere d’acqua, mostra una fauna ittica in buona salute.