Oltre 750 mila euro per migliorare la funzionalità idraulica del reticolo in Casentino, territorio bello e delicato dal punto di vista idrogeologico, dove, sotto i ferri, passeranno più di 50 km di corsi d’acqua.
E’ importante e imponente l’operazione annuale di manutenzione ordinaria, programmata dal Consorzio 2 Alto Valdarno per questa area del comprensorio, attraverso il piano delle attività 2019 che, con l’approvazione della Regione Toscana, sarà completato entro la fine dell’anno.
I lavori, suddivisi in 9 lotti, verranno realizzati in collaborazione con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino.
Molti i cantieri già aperti, altri decolleranno a breve e andranno ad interessare sia i torrenti montani sia i fiumi che attraversano i principali centri della vallata.
“Gli interventi servono a ridurre i fattori di rischio e a migliorare la funzionalità idraulica del reticolo”, spiega la Presidente Serena Stefani. “Per garantire un regolare deflusso delle acque, sui tratti interessati dai lavori, sarà rimossa la vegetazione all’interno dell’alveo e delle opere idrauliche e diradata la vegetazione spondale. Oltre allo sfalcio dell’erba e all’eliminazione degli arbusti, sono previsti tagli selettivi delle alberature, con l’asportazione delle piante pericolanti e non sufficientemente radicate che potrebbero trasformarsi in improvvisi ostacoli. Nel corso degli interventi, sempre per contenere e ridurre situazioni di pericolo e rischio, saranno verificati lo stato delle opere idrauliche ed eventuali soluzioni per prevenire il loro degrado. I lavori programmati sono frutto di attenti sopralluoghi effettuati sul territorio dai nostri tecnici e delle segnalazioni di cittadini e amministratori locali. Con le indicazioni, raccolte in questi mesi, mentre è in corso la realizzazione del piano delle attività 2019, ci prepariamo a predisporre la strategia 2020”.
Ieri, la prima verifica dei lavori con il sopralluogo della Presidente Stefani, insieme al Direttore Generale Francesco Lisi e al vice Presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino Giampaolo Tellini che ha spiegato: “Le piogge che negli ultimi anni sono diventate sempre più violente e improvvise, richiedono interventi tempestivi per scongiurare il rischio di alluvioni. Si tratta di lavori fondamentali e proprio perché l’impegno richiesto è sempre maggiore stiamo riorganizzando tutto il settore bonifica dell’ente, attraverso una collaborazione molto produttiva con il Consorzio per il bene del nostro territorio”.
Con loro il tecnico dell’Unione dei Comuni Leonardo Mazzanti che, commentando il programma in fase di attuazione ha detto: “Impegnativo è stato l’intervento, ormai prossimo alla conclusione, sul Corsalone, nel comune di Chiusi della Verna. In località Ponte Rosso, è stata sistemata con stuccature e tamponamenti una grande briglia ad arco, rimasta sospesa in seguito ad un evento alluvionale del passato e successivamente salvata con l’utilizzo della tecnica innovativa del jet grouting, ovvero con iniezioni ad alta pressione di materiali di consolidamento. Ad Ortignano Raggiolo è terminato il lavoro di manutenzione del fosso Barbozzaia, dove è stata adottata una tecnica di diradamento naturalistica, concordata con l’Ente Parco delle Foreste Casentinesi”.
Oltre che in area montana, in territorio casentinese, sono previsti cantieri nel “cuore” dei centri abitati. A Poppi, sul torrente Sova è a punto punto la rimozione della vegetazione in alveo dove viene attuato anche un particolare metodo di taglio, per contenere lo sviluppo delle piante aliene infestanti. Sempre a Poppi, lavori in corso anche sul Roiesine. Ma le manutenzioni interessano anche lo Staggia nel comune Pratovecchio Stia, il Vessa e l’Archiano a Bibbiena, Rassina a Chitignano.
“Nelle prossime settimane – spiega l’ingegner Chiara Nanni del CB2 – il Consorzio Alto Valdarno con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino intensificherà l’attività sull’Arno a Pratovecchio-Stia e a Poppi. Non solo. Sul fiume è in programma un taglio straordinario della vegetazione che interesserà i comuni di Castel Focognano, Bibbiena, Poppi e Castel San Niccolò. L’intervento, finanziato per la maggior parte con fondi regionali appositamente stanziati, partirà nel mese di ottobre e prevede, insieme alla rimozione della vegetazione “invadente”, il consolidamento di alcuni tratti delle sponde e l’inserimento di opere di difesa ai piedi delle stesse.