Quattro eventi in meno di un mese, due nel giro di appena 24 ore, hanno scatenato nuovi problemi e vecchie preoccupazioni in un territorio complesso e fragile che resta ostaggio del rischio idrogeologico.
Dopo due notti e una mattinata di pioggia violenta e incessante, i fiumi principali e i corsi d’acqua del reticolo minore sono apparsi, in tutto il comprensorio, gonfi e minacciosi, spesso invasi dalla vegetazione schiantata dal vento che ha imperversato per ore.
“La situazione resta complessa nonostante la tregua del pomeriggio e le previsioni in miglioramento”, spiegano dal Consorzio 2 Alto Valdarno, che, in stretto collegamento con il Genio Civile Valdarno Superiore, non ha mai interrotto l’attività di verifica e monitoraggio delle criticità, pronto ad intervenire con le proprie squadre per far fronte ad eventuali emergenze.
Nel capoluogo aretino, a far salire la paura è stato ancora una volta il Valtina, un sorvegliato speciale.
In Casentino la minaccia è venuta soprattutto dall’Arno, esondato in diversi punti: a Poppi, poco prima di Buiano, e a Bibbiena. in loc. Le Tombe e Le Chiane. Sempre a Bibbiena si sono registrati problemi in località Fontedonica. Campi allagati e viabilità secondaria interrotta le principali conseguenze. Innumerevoli e consistenti i danni riportati dalle opere idrauliche che potranno essere censiti solo una volta superata la nuova ondata di maltempo. Ma la situazione è purtroppo fin troppo chiara ai tecnici del Consorzio 2 Alto Valdarno che, solo pochi giorni fa, avevano compilato l’elenco dei guai creati dai nubifragi di novembre: circa 2 milioni di euro la cifra giudicata necessaria per rimettere le cose a posto in questa vallata. Adesso alle erosioni di sponda, alle gabbionate travolte, alle palizzate sdradicate si sono sommate le conseguenze della due giorni di vento e pioggia intensi.
Pesante, nel comune di Orignano Raggiolo, la situazione sul Teggina, sottoposto di recente a un importante intervento di ingegneria naturalistica; nel comune di Castel San Niccolò preoccupa invece il Solano.
Criticità si sono registrate inoltre sul Rignanino e sull’Archiano a Bibbiena; sul canale degli Arnini, uno dei pochi canali di bonifica del Casentino; sul Fosso della Vigna a Pratovecchio Stia, che è esondato.
Disagi e danni alle opere anche in Valtiberina e Valdichiana dove si sono verificati allagamenti circoscritti a causa di erosioni di sponda e rotture arginali. Una, importante, sabato ha interessato il territorio di Cortona.
“A breve inizierà la verifica e la conta dei danni alle opere idrauliche, che potrà essere avviata solo tra qualche giorno, quando gli argini saranno accessibili e l’acqua si sarà ritirata”, spiega la Presidente Stefani, che insieme al vice Leonardo Belperio e al Direttore Generale Francesco Lisi, in questo fine settimana, ha percorso in lungo e in largo il comprensorio. “Purtroppo – aggiunge – il sommarsi di più eventi meteorologici importanti ha contribuito ad aggravare le criticità preesistenti e ha aperto nuove problematiche da affrontare in modo tempestivo. La ripetitività di precipitazioni eccezionali di questa portata, che si susseguono in modo ormai ravvicinato, richiedono risposte strutturali e di bacino”.
Il Consorzio 2 Alto Valdarno invita i cittadini a segnalare eventuali criticità ancora non censite o che potrebbero insorgere successivamente all’indirizzo mail consorzio2altovaldarno@cbaltovaldarno.it o direttamente al Genio Civile Valdarno Superiore. Le richieste saranno prese in carico dagli uffici, verificate e riscontrate.