Tutti a lezione di bonifica.
Da gennaio nelle aule del comprensorio arriva AMICO CB2, il progetto di educazione ambientale proposto dal Consorzio 2 Alto Valdarno in collaborazione con l’Associazione Eta Beta Onlus.
Circa 1.000 gli studenti di elementari, medie e superiori; 50 le classi; quasi un centinaio i docenti coinvolti negli oltre cento incontri in programma.
In più una novità: la maxi operazione formativa, per la prima volta, potrà fregiarsi di un logo prestigioso. Per l’anno 2019-2020, infatti, “considerata la rilevanza e la finalità” – si legge nella lettera della direzione generale – l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’ufficio scolastico regionale della Toscana per le scuole di ogni ordine e grado delle province di Arezzo, Firenze, Siena.
“Il progetto vuole far toccare con mano l’interazione dell’uomo con i corsi d’acqua e dimostrare in modo efficace e intuitivo i rischi che derivano da un rapporto non corretto delle comunità umane con le aste fluviali. Attraverso un percorso consolidato, ogni studente diventa protagonista attivo di eventi epocali e di “scelte” urbanistiche più o meno corrette: in questo modo ne sperimenta direttamente gli esiti e si cimenta in modo multidisciplinare con tante materie scolastiche, dalle scienze alla geografica alla storia… Tutto senza mai perdere di vista la componente ludica ed esperienziale, fondamentali per consolidare le conoscenze degli studenti”, spiega la Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno Serena Stefani.
In ogni classe, per le scuole che hanno aderito al progetto, sono previsti due incontri con possibilità (a scelta) di aggiungere un terzo appuntamento con uscita sul territorio.
Il primo “Pronti a tutto per la sicurezza idraulica” è un faccia a faccia con quanti ogni giorno lavorano sul fronte della prevenzione e della mitigazione dei fattori di rischio.
Nel secondo, “Fiume amico se….” , con il supporto di Flumina, il dispositivo ideato da Eta Beta Onlus, si dimostrano in modo chiaro fenomeni e concetti complessi e si consente agli studenti di verificare in modo concreto i fattori che aumentano il rischio idraulico e gli effetti del dissesto idrogeologico.
“L’obiettivo è far comprendere le soluzioni che si possono e si devono mettere in opera per evitare che i fiumi smettano di essere una risorsa per trasformarsi in un pericolo, come è avvenuto negli ultimi mesi anche sul territorio controllato dal Consorzio”, aggiunge Alessandro Casoli, Presidente dell’Associazione Eta Beta Onlus.
“Il tema del rapporto uomo-acqua è quanto mai attuale a fronte dei vistosi cambiamenti climatici che si manifestano con esiti importanti e ripetuti anche nel nostro comprensorio – commenta la Presidente Stefani – Riteniamo strategico affrontare questi argomenti nelle scuole. E’ il motivo per cui abbiamo proposto l’iniziativa agli istituti presenti nei 54 comuni che ricadono nel perimetro del CB2, preziosa per formare cittadini sempre più attenti e consapevoli utilizzando la formula del “gioco”, che consentirà ai partecipanti di scoprire l’evoluzione subita dal territorio in cui vivono e di trasformarsi in architetti, ingegneri, costruttori, imprenditori…. per verificare la correttezza ambientale delle loro scelte e dei loro comportamenti”.
Un focus infine sarà dedicato ai danni causati dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in alveo e lungo le sponde dei fiumi, malcostume purtroppo ancora molto diffuso che, non solo rallenta l’esecuzione degli interventi di manutenzione dei corsi d’acqua, ma che contribuisce a minare e a distruggere il delicato ecosistema fluviale.
Il via il 22 gennaio. Si parte da San Giovanni Valdarno con lezioni su misura per i ragazzi della scuola media dell’Istituto Comprensivo Marconi e gli studenti del Liceo Giovanni da San Giovanni.