APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2020

Oculato e risparmioso: è il ritratto del Consorzio 2 Alto Valdarno che emerge dal bilancio di previsione 2020, approvato a fine dicembre con la piena unanimità dell’assemblea. Lo confermano molti dati riportati sul prospetto, tra cui spicca  la cifra totale destinata alla realizzazione degli interventi programmati nel piano delle attività 2020: per la manutenzione ordinaria del reticolo e delle opere di competenza, infatti, l’ente conta di spendere poco più di 6.200.000 euro,  contro i circa 10.200.000 euro che, per realizzare gli stessi interventi, si potrebbero raggiungere applicando i costi standard previsti dalla Regione Toscana con la DGRT 1315/2019. “Il piano delle attività rappresenta la voce di spesa più importante”, spiega la Presidente Serena Stefani  illustrando le modalità di calcolo: “Il costo lo abbiamo ottenuto applicando alle quantità i prezzi unitari (comprensivi di spese generali, utile d’impresa e IVA), ricavati dal Prezzario del Consorzio   approvato con Deliberazione dell’Assemblea Consortile n. 35 dl 18/12/2014 e aggiornato al maggio 2015, tenendo conto della tipologia del corso d’acqua e delle frequenze di intervento previste. L’esperienza maturata dal Consorzio ha confermato che l’utilizzo di questa metodologia per la stima dei costi permette di ottenere una buona aderenza degli importi dei quadri economici.  Si tratta di un dato significativo – aggiunge  Stefani -. E’ infatti indice di una gestione parsimoniosa e attenta del contributo di bonifica richiesto annualmente ai proprietari degli immobili che ricadono all’interno del perimetro del comprensorio. Di fatto il Consorzio sarà in grado di investire quasi 4 milioni di risorse in più sul territorio, per migliorare la riduzione del rischio idraulico, la sicurezza dei cittadini e il valore degli immobili che insistono su di esso, ma anche per approfondire lo studio di alcune problematiche presenti; per affrontare gli interventi in modo ancora più mirato e integrato, nel pieno rispetto dell’ecosistema fluviale; per contrastare i problemi ambientali creati dall’abbandono dei rifiuti e in particolare delle plastiche lungo i corsi d’acqua; per la progettazione di nuove opere e di manutenzioni straordinarie”.

Tra i dati interessanti che emergono dal documento previsionale risulta evidente la volontà del Consorzio di superare le convenzioni con le Unioni dei Comuni per la gestione della bonifica montana: un elemento che conferma il percorso avviato con il Casentino e Valtiberina e destinato ad accentrare sull’ente l’attività dell’intero comprensorio.

Oltre alla manutenzione ordinaria, svolta con il contributo di bonifica, il Consorzio ha previsto trasferimenti regionali per 55 mila euro da destinare alla progettazione del nuovo distretto irriguo n. 23 e per 70.000 euro da utilizzare per eventuali interventi di somma urgenza che si dovessero rendere necessari nel corso del nuovo anno.

Sul fronte dei ricavi, oltre a quelli derivanti dal contributo di bonifica, sono previsti circa 280 mila euro di introiti dalla distribuzione dell’acqua attraverso i distretti irrigui (cifra calcolata tenendo conto del trend dell’ultimo biennio) e circa 300 mila euro per la gestione del Canale Battagli, una new entry nelle competenze del Consorzio, arrivata sulla scorta della modifica della legge regionale n. 79/2012 e dell’accordo siglato dall’ente con i comuni di San Giovanni Valdarno e Montevarchi.

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