L’avvio del 2020 non si è dimostrato brillante. Anche sul fronte meteorologico.
L’assenza di precipitazioni significative, ad esclusione di qualche fenomeno circoscritto e di scarsa intensità, infatti, ha già messo in allerta il mondo agricolo che teme di dover fare i conti con un’altra estate difficile.
Immediata la reazione del Consorzio 2 Alto Valdarno che si è attivato per garantire in modo tempestivo la fornitura di acqua alle imprese presenti nei quattro distretti irrigui del comprensorio.
Chi ha necessità di ricevere la risorsa idrica quindi può farsi avanti, compilando il modulo disponibile dal 10 marzo sul portale dedicato http://cbweb.cbaltovaldarno.it/servizionline
“La procedura è semplice – spiega l’ingegner Lorella Marzilli, responsabile del settore -. Per saperne di più e avere informazioni dettagliate è possibile consultare la guida on line, un breve vademecum che spiega nel dettaglio modalità e termini”.
Il percorso è completamente digitalizzato.
Chi ha già utilizzato la risorsa distribuita dal CB2 è in possesso delle credenziali per procedere alla compilazione modulo.
Le new entry dovranno possedere un indirizzo e-mail ed effettuare la registrazione al portale.
E’ comunque disponibile un supporto tecnico per aiutare chi ha meno dimestichezza con gli strumenti informatici.
Chi ha problemi di registrazione, accesso al sistema, ricezione mail può utilizzare l’indirizzo servizionline@cbaltovaldarno.it.
Chi invece ha necessità di supporto nella compilazione del modulo relativo alla campagna irrigua può fare riferimento a campagnairrigua@cbaltolvadarno.it.
In attesa dell’apertura dei rubinetti, il Consorzio è al lavoro per verificare l’efficienza e il buon funzionamento degli impianti che, nel 2019, hanno distribuito circa 1.500.000 di mc di acqua.
Quattro, nel perimetro dell’Alto Valdarno, i Distretti attualmente in funzione: con 157 km di tubi raggiungono centinaia di aziende agricole distribuite su una superficie di 3.550 ha, compresa tra Arezzo e la Valdichiana.
Ma l’obiettivo del Consorzio è di gran lunga più ambizioso ed è alimentato dalle richieste di risorsa che provengono dal mondo agricolo, da un lato; e dalla presenza di un invaso importante come la diga di Montedoglio e di decine di laghetti e vasche di accumulo che ancora inutilizzate, dall’altro.
I sogni nel cassetto sono due.
Uno è il Distretto 8 nel comune di Castiglion Fiorentino, che, attraverso il piano di sviluppo rurale, ha già ottenuto le risorse necessarie per trasformarsi in una risposta concreta per le aziende che insistono sul territorio.
L’altro, di gran lunga più grande, importante e costoso, è il Distretto 23, progettato in house dallo staff tecnico dell’ente, la cui presentazione ufficiale in programma a Foiano della Chiana il 6 marzo è stata rinviata causa Coronavirus.
“Una volta affrontata e risolta l’emergenza sanitaria che affligge il nostro paese – commenta la Presidente del CB2 Serena Stefani – ci impegneremo per completare il sistema irriguo alimentato dal più grande bacino dell’Italia Centrale e per soddisfare le esigenze del territorio e di quell’agricoltura di qualità che contribuisce a fare grande il Made in Toscana”.