Quasi 1.600.000 mc di acqua, fornita alle imprese agricole di Arezzo e della Valdichiana aretina e senese dal Consorzio 2 Alto Valdarno che, per conto della Regione Toscana, gestisce le reti di distribuzione dell’acqua proveniente dall’invaso di Montedoglio.
E’ questa la performance con cui si è conclusa l’annata irrigua 2020, un’annata difficile non solo perché profondamente segnata dall’emergenza sanitaria .
Particolari sono state anche le condizioni meteo-climatiche, sempre più estreme, che l’hanno contraddistinta.
I fenomeni si sono manifestati fin dai primi mesi dell’anno.
Era aprile quando, a causa delle gelate notturne, il Consorzio 2 Alto Valdarno ha dovuto intervenire prontamente per salvare i frutteti: grazie a un efficiente servizio anti-brina, l’acqua, distribuita per aspersione nelle ore più fredde, ha congelato e protetto le fioriture e, conseguentemente, i raccolti.
A questi, sono seguiti mesi di precipitazioni scarse e di temperature alte che hanno fatto impennare la richiesta del servizio.
Le oltre 160 aziende agricole, servite dalle reti, hanno utilizzato quasi 103.000 mc di acqua in più rispetto al 2019 per irrigare una superficie complessiva di quasi 540 ettari.
La richiesta più forte, come sempre, è arrivata dal distretto 21, dove la superficie irrigata supera i 250 ha ed è in gran parte coltivata ad alberi da frutta e dai distretti 42-43, caratterizzati dalla produzione di colture da rinnovo e da ortive.
Intanto altre aree della Valdichiana chiedono la possibilità di avere a disposizione acqua di qualità in quantità sufficiente per migliorare, potenziare ed eventualmente modificare l’impostazione colturale delle loro produzioni.
Un obiettivo, quello di far crescere i distretti irrigui, che il Consorzio 2 Alto Valdarno sta perseguendo con determinazione.
“Senza acqua non c’è agricoltura – commenta Serena Stefani, Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno -. Per questo abbiamo proposto e sottoscritto un patto per l’acqua con le organizzazioni professionali agricole, insieme al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Da mesi stiamo lavorando al potenziamento delle reti, consapevoli della necessità di portare una adeguata fornitura alle imprese agricole che stanno investendo e stanno ammodernando la loro attività. In cantiere abbiamo il Distretto 8, capace di dare una risposta importante soprattutto al territorio di Castiglion Fiorentino. Inoltre ci siamo impegnati a dare forma a un vero e proprio gigante: il Distretto 23, che interesserà il territorio di otto comuni per una superficie complessiva di 2.300 ha. Il nostro staff tecnico, dopo la predisposizione del progetto di fattibilità tecnico-economica, sta producendo la documentazione necessaria per partecipare a un bando per il finanziamento della progettazione di due dei tre stralci che compongono il progetto e che ci permetteranno di passare subito alla progettazione esecutiva. Si tratta di un disegno importante e fortemente sollecitato dalle imprese agricole che, senza la distribuzione collettiva dell’acqua, sono costrette ad attrezzarsi con soluzioni individuali di gran lunga più costose, insufficienti a garantire la continuità della fornitura e soprattutto incapaci di assicurare una risorsa di qualità elevata come quella proveniente da Montedoglio”.