Le immagini scattate prima dell’intervento bastano da sole a raccontare la complessa situazione creata, nel comune di Sansepolcro, dalle ondate di maltempo che, all’inizio del 2021, hanno investito la Valtiberina.
Vittima il Fiumicello, dove i sedimenti trasportati dalle recenti piene si sono progressivamente accumulati, con il rischio di alterare l’andamento del corso d’acqua.
Sono stati i tecnici del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, svolgendo l’ordinaria attività di vigilanza, a notare il problema, a porre sotto stretta sorveglianza il comportamento dell’asta fluviale e, alla fine, a decidere di intervenire.
Due i punti critici.
Il primo si era registrato all’altezza della zona industriale del Melello: un’area delicata dove si concentrano gli insediamenti produttivi e dove il Fiumicello scorre parallelo alla SP 528 Marecchia.
Qui, in seguito agli eventi meteorologici delle ultime settimane, i sedimenti di fondo si erano progressivamente depositati in sinistra idraulica: gli accumuli, via via, avevano ridotto la porzione di alveo disponibile e costretto l’acqua a scorrere nello spazio rimasto libero.
“Dopo aver attenzionato la situazione, abbiamo deciso di intervenire per prevenire lo scalzamento del muro di difesa presente in destra idraulica”, spiega l’ingegner Chiara Nanni, responsabile di area del settore difesa idrogeologica dell’ente.
“Si tratta – aggiunge l’ingegner Enrico Righeschi – di un intervento di tipo puntuale: senza asportare i sedimenti di fondo, per proteggere le opere presenti, è stato riprofilato il corso d’acqua e ripristinato un asse più centrale”.
Il secondo punto critico era localizzato sempre sul Fiumicello, a un chilometro di distanza verso valle.
Nell’area di Fonte del Tesoro, un problema analogo a quello registrato nella zona industriale del Melello minacciava lo scalzamento di una protezione spondale in massi ciclopici.
Operai e macchine si sono messi al lavoro e in breve il Fiumicello ha ritrovato la sua “forma”.
Intanto gli interventi puntuali in Valtiberina proseguono, con la rimozione delle alberature pericolanti che, in seguito a vento e pioggia, potrebbero cadere in alveo, andando ad aumentare il rischio idraulico.
Gli esemplari da rimuovere sono stati individuati, sempre nel corso dell’attività di vigilanza, in località Santa Croce a Sansepolcro e nei comuni di Monterchi e Anghiari.