Anche il Tevere ha ritrovato la necessaria funzionalità nel territorio del comune di Pieve Santo Stefano, dove il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sta ultimando un lotto di lavori del valore di quasi 75 mila euro.
Tre i tratti del fiume interessati dagli interventi: un segmento di quasi 1.200 m a valle del centro abitato, dalla sede del Demanio dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina e l’intersezione con il torrente Ancione; una seconda porzione di poco inferiore ai 2.300 m a partire da questo punto fino alla zona stadio, nel cuore del capoluogo; l’ultimo tratto in prossimità di Bulciano per 250 m, tra le confluenze con il rio omonimo e con il torrente Isola.
“L’operazione ha previsto la rimozione della vegetazione all’interno dell’alveo e in prossimità delle opere idrauliche e il diradamento della vegetazione spondale, necessari a garantire il normale deflusso delle acque. In particolare è stata sfalciata la vegetazione erbacea ed è stata tagliata quella arbustiva, sono state rimosse le specie infestanti presenti nell’alveo bagnato e sono stati eseguiti tagli selettivi di esemplari di alto e basso fusto, pericolanti o debolmente radicati, e diradamenti mirati a mantenere esemplari giovani e flessibili”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi, del settore difesa idrogeologica del Consorzio che, insieme al referente di area, ingegner Chiara Nanni, si occupa del restyling del fiume.
Compresa nel “pacchetto degli interventi” la sistemazione degli affluenti.
Sono in via di ultimazione gli interventi sull’Ancione, per oltre 2000 m a partire dalla sua confluenza nel Tevere; sul torrente Colledestro, per poco meno di 400 m; sul fosso del Ranco, a partire dall’inizio del tombamento; sul torrente Isola fino a Capotrave; sul torrente Cananeccia, nel tratto in prossimità di Valsavignone e nei due tratti in prossimità del Molino di Cananeccia e dell’intersezione per loc. Castellare.
“Gli interventi di manutenzione ordinaria annuali e periodici eseguiti sul reticolo contribuiscono a difendere il nostro territorio che in passato, purtroppo, è stato vittima di alluvioni e problematiche importanti. Il Consorzio di Bonifica ha impostato un percorso di programmazione e confronto con gli amministratori locali che considero strategico sia per il miglioramento della sicurezza idraulica sia per la fruibilità dei corsi d’acqua”, commenta il sindaco Claudio Marcelli.
“Il piano delle attività, predisposto e realizzato dal Consorzio, è sempre più calato sulle esigenze specifiche del territorio – aggiunge la Presidente del Consorzio Serena Stefani – grazie alla sinergia sviluppata con le comunità locali, oltre che grazie all’accurato lavoro di monitoraggio svolto dai tecnici dell’ente. Garantire la funzionalità dei corsi d’acqua è un’ottima azione di prevenzione: consegna ai cittadini fiumi più sicuri e ma anche fiumi da vivere”.