Siamo un paese sprecone. Nonostante la penuria di acqua, legata a stagioni sempre più calde e asciutte, non siamo ancora riusciti a trattenere quantitativi di risorsa significativi, da ridistribuire quando serve.
Francesco Lisi, direttore geneale del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, è stato chiaro.
Partecipando alla puntata delle trasmissione Bengodi, in onda su Teletruria e dedicata alla difesa delle risorse, ha spiegato che, in Italia e soprattutto in Toscana, non si fa abbastanza per raccogliere e stoccare l’acqua piovana che, in questo modo, viene sprecata.
L’occasione per rimediare potrebbe venire dalle risorse messe a disposizione dal PNRR, un treno da cogliere al volo per dare forma a progetti capaci di affrontare e risolvere, contestualmente, due problemi: il miglioramento della sicurezza idrogeologica e la necessità di organizzare una rete efficiente di distribuzione di acqua irrigua alle imprese agricole.
Due facce della stessa medaglia che è d’obbligo affrontare rapidamente e in modo coordinato, soprattutto in una regione, come la Toscana, dove continua a prevalere il prelievo autonomo da corpi idrici superficiali o sotterranei, con dannose conseguenze sulla qualità dell’ambiente e degli ecosistemi naturali.
Lisi è tornato quindi a lanciare l’appello già rivolto il 3 novembre alla vice presidente della giunta regionale toscana Stefania Saccardi e all’assessora all’ambiente Monia Monni, invitate proprio dal Consorzio a una visita itinerante in Valdichiana per mettere a fuoco con loro le criticità di un’area, delicata e molto modificata dalla mano dell’uomo, su cui insistono produzioni di qualità, dove è sempre più urgente assicurare un servizio di irrigazione all’agricoltura e dove è altrettanto importante pianificare interventi straordinari (come la manutenzione della Reglia dei Mulini) per rendere i corsi d’acqua più efficienti.