Siamo a Caprese Michelangelo, a valle della località Ponte Singerna. Sull’omonimo torrente, operai e macchine del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sono al lavoro. L’obiettivo è migliorare la capacità di risposta del corso d’acqua agli eventi meteorologici intensi, legati alla stagione invernale e, sempre più spesso, anche ai cambiamenti climatici che contribuiscono ad estremizzare i fenomeni atmosferici.
L’ingegner Enrico Righeschi, Direttore dei lavori e tecnico del settore difesa idrogeologica del Consorzio, spiega: “Le lavorazioni sono quasi concluse. In destra idraulica è stato completato lo sfalcio e il taglio della vegetazione. In sinistra, con il riposizionamento dei massi crollati, la scogliera ha ritrovato la sua stabilità. Adesso l’impegno si concentra sulla risagomatura del tratto, per garantire la protezione della zona in erosione e per ripristinare l’asse originario del torrente, spostando verso destra il materiale litoide che si è accumulato al suo interno”.
Nello stesso comune e sempre sul Singerna, un altro intervento ha interessato la scogliera a difesa del piccolo nucleo di abitazioni concentrato attorno al Mulino di Selvadonica. In questo tratto, prossimo alla confluenza del Singerna nel lago di Montedoglio, l’intervento è concluso. “Oltre al taglio della vegetazione in sponda sinistra, il materiale litoide presente è stato sbancato e spostato a protezione del Mulino e della scogliera immediatamente a valle che, a sua volta, è stata sistemata con il posizionamento di materiale più grossolano a difesa del piede, parzialmente scalzato, nel tempo, dalla corrente”, commenta l’ingegner Righeschi, al termine del sopralluogo per la verifica della corretta esecuzione dei lavori.
Intervento analogo è stato realizzato sul Tignana. In località San Pietro in Villa, al confine tra i comuni di Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, è ormai completata la movimentazione della barra di sedimenti presente in destra idraulica. L’operazione è stata preceduta dal taglio selettivo della vegetazione, lavorazioni che hanno permesso di movimentare i sedimenti di fondo a tamponamento dell’evidente erosione presente sulla sponda opposta, ripristinando la sezione di deflusso originaria del torrente. Nelle prossime settimane interventi puntuali analoghi riguarderanno altri importanti corsi d’acqua del nostro comprensorio, quali il Marecchia a Badia Tedalda, il Tevere a Pieve Santo Stefano e l’Afra a Sansepolcro.
“L’attività di manutenzione ordinaria inserita nel piano 2021 è ormai agli sgoccioli. Restano da ultimare alcuni interventi puntuali, per risolvere criticità non programmabili, che si sono verificate nel corso dell’anno, anche in seguito a particolari eventi meteorologici. Si tratta di lavori decisi in seguito alle segnalazioni dei cittadini o all’attività di monitoraggio del territorio effettuato dai tecnici consortili, che hanno individuato problematiche capaci di aggravare il rischio idrogeologico. Rientrano in questa tipologia di interventi la rimozione di alberature o materiali di ostacolo alla corrente; piccole sistemazioni di opere idrauliche o manufatti, riprese localizzate di scoscendimenti spondali e scarpate arginali; risagomature e movimento di sedimenti. Completarli rapidamente è importante per poter affrontare con maggiore serenità le stagioni più piovose”, commenta la Presidente Serena Stefani.