Nel comune di Pieve Santo Stefano, la manutenzione del Tevere, a monte del viadotto Tevere 3 della E 45 – Strada Statale 3 Bis Tiberina, era già prevista.
Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno aveva infatti programmato un intervento ad hoc, per ripristinare l’erosione e lo scoscendimento presenti in riva destra, all’altezza di Molino di Bulciano, movimentando i sedimenti accumulati nella barra longitudinale, formatasi in sinistra idraulica.
“L’intervento è stato realizzato in sinergia con ANAS. La società ha programmato un’opera di difesa delle pile del ponte”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi, responsabile Unità idrografiche Casentino-Valtiberina del settore difesa idrogeologica del Consorzio di Bonifica. E aggiunge: “Una volta conclusa l’opera, il Consorzio ha proseguito l’attività di messa in sicurezza dell’area con la risagomatura verso monte dell’asta fluviale: con il tamponamento, che ha uno sviluppo di 150 metri, sono state ripristinate le erosioni in atto, a cominciare da quella che minacciava l’abitato di Mulino di Bulciano”.
“La collaborazione tra i soggetti che hanno competenze differenti consente di individuare soluzioni efficaci, ottimizzando tempi e risorse degli interventi. In questo caso, l’intesa raggiunta ha permesso di coniugare la sicurezza idraulica con la manutenzione di una importante infrastruttura viaria”, aggiunge la Presidente Serena Stefani.
Nel territorio comunale di Pieve Santo Stefano, al confine tra questo e il comune di Sansepolcro, il Consorzio ha effettuato un analogo intervento sul torrente Tignana, dove è stato fermato, movimentando la barra vegetata in destra idraulica, il fenomeno erosivo presente in sinistra idraulica, in località San Pietro alla Villa, all’altezza dell’ultima curva, prima della confluenza del corso d’acqua nel lago di Montedoglio.