“Sono stati fatti passi avanti molto significativi, addirittura oltre quelli prevedibili, in termini di pulizia e rispetto dell’Arno e degli altri corsi d’acqua monitorati, nel giro di pochi mesi, ossia da quando l’Autorità di bacino ha stretto l’”Alleanza per il fiume”.
E’ questa la sintesi di Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, al termine della conferenza stampa tenuta oggi, 21 novembre 2024, nella prestigiosa sede dell’Accademia dei Georgofili, a Firenze, con l’intervento delle realtà firmatarie dei protocolli e degli accordi previsti dalla legge Salva Mare, che sta ottenendo risultati assai più cospicui rispetto ai fondi investiti.
“Non solo l’Arno e gli altri corsi d’acqua monitorati hanno migliorato, in breve tempo, il colpo d’occhio di chi li osserva – ha spiegato Gaia Checcucci – ma è salito il rispetto, ossia il modo di comportarsi. Dove le sponde sono pulite quasi nessuno le sporca. È una sostanziale avanzata dal punto di vista della civiltà ambientale. Dovremo quindi insistere e intervenire nei punti, e non sono pochi, dove la situazione è ancora critica”.
“I tratti di fiume interessati dal monitoraggio – ha proseguito Gaia Checcucci – sono l’Arno in più punti, selezionati dalla sorgente alla foce, il Serchio, il Versilia, il Cecina, l’Albegna e l’Ombrone grossetano.
Le risorse complessive assegnate dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica all’Autorità sui 3 anni di sperimentazione ammontano a circa 842.000,00 euro. Il programma dell’Autorità si articola in interventi strutturali, finalizzati alla progettazione e realizzazione di impianti automatizzati di raccolta di rifiuti flottanti e interventi non strutturali consistenti nella organizzazione di giornate di raccolta e attività di informazione e sensibilizzazione articolato tra Toscana e Liguria.
In base alle risorse già disponibili e trasferite all’Autorità per la prima annualità l’Autorità ha sottoscritto importanti “Alleanze per il fiume”, rispettivamente con:
– Canottieri comunali di Firenze (aprile 2024)
– Comune di Pisa (maggio 2024)
– Consorzio di bonifica n. 2 “Alto Valdarno” (giugno 2024)
– Legambiente Toscana (giugno 2024)
– Campagna di monitoraggio delle plastiche con il progetto “Bilancio della plastica dei fiumi toscani”, portato avanti dal Dipartimento ingegneria civile e ambientale di Unifi
Si tratta di protocolli/accordi capaci di far svolgere attività di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolta alla cittadinanza ed in particolare ai giovani per affrontare insieme il problema dell’abbandono dei rifiuti che invadono alvei e sponde. ”
L’ingegner Giancarlo Fianchisti, presidente della Canottieri Comunali Firenze, ha illustrato gli interventi della società in base all’accordo con l’Autorità di bacino. Sottolineando che la Canottieri Comunali sia un presidio fisso sull’Arno dal 1934, passando anche da momenti difficilissimi come guerra e alluvione del 1966, raggiungendo risultati sportivi di rilievo, in campo nazionale, europeo e mondiale.
“Abbiamo verificato – ha aggiunto Fianchisti – lo stato di salute del fiume, con particolare attenzione alle microplastiche, durante la nostra attività quotidiana e attraverso la discesa dell’Arno, in otto tappe, portata a termine in occasione del novantesimo anniversario del nostro sodalizio. Abbiamo verificato lo stato di salute del fiume, con particolare attenzione alle microplastiche. Siamo impegnati in una costante opera di osservazione dell’ecosistema fluviale”.
Serena Stefani presidente Consorzio Bonifica 2 Alto Valdarno ha manifestato soddisfazione “per il progetto “Splastichiamo i fiumi”, sostenuto dall’Autorità di bacino, attraverso il quale abbiamo messo a sistema una serie importante di iniziative per fermare l’abbandono delle plastiche nei fiumi e consolidare le campagne di sensibilizzazione e raccolta avviate da tempo”.
“Per il Consorzio di bonifica – ha concluso Serena Stefani – si tratta di una battaglia importante anche per la sicurezza idraulica oltre che per la tutela degli habitat naturali, la qualità dell’ambiente, la fruizione dei corsi d’acqua e la salute umana”.
Il professor Luca Solari, del Dipartimento d’ingegneria civile e ambientale di Unifi, ha rimarcato “l’importanza di questa collaborazione con l’Autorità e gli enti che lavorano sul territorio, una collaborazione che riunisce tutti sul tema delle lotta alle plastiche nei corsi d’acqua”.
“Dal punto di vista dell’università – ha affermato il professor Solari – intendiamo affrontare questo problema costruendo una metodologia nel “bilancio della plastica”, che permette di conoscere le microplastiche in ingresso nel fiume che poi giungono al mare. Metodologia fondamentale per progettare interventi capaci di fermare questi temibilissimi inquinanti prima che raggiungano il mare”.