La città si è svuotata per ferie, ma sui corsi d’acqua i cantieri restano aperti. Agosto non ferma quindi la manutenzione ordinaria programmata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno su torrenti e fiumi che scorrono sul territorio del comune di Arezzo. In tutto interventi per circa un milione di euro per rimettere in forma quasi 140 km di aste fluviali.
“Come ogni anno – spiega Giulia Pierozzi del settore difesa idrogeologica e referente dell’Unità Idrografica Omogenea in cui ricade il comune di Arezzo –, gran parte delle risorse sono destinate al controllo della vegetazione per eliminare ostacoli al regolare deflusso delle acque e per individuare eventuali criticità idrauliche. Venticinque mila euro serviranno per la manutenzione delle casse di espansione dei Torrenti Castro e Bicchieraia che inizierà a breve; 65.000 euro verranno impiegati per risolvere criticità non programmabili, che si possono verificare anche in seguito a particolari eventi meteorologici”.
E’ stato già ripulito il Fosso di Covole, nel tratto che costeggia la strada a partire dal ponte in loc. Matrignano, ed è stata conclusa l’attività di taglio e sfalcio sul fosso Sellina, a monte della SR 73 dei Due Mari, mentre è in corso sul Sellina/Fossatone, fino allo sbocco nel Canale Maestro della Chiana.
“Operai e macchine, attualmente, sono al lavoro sul Torrente Castro, a monte del tombamento, e sul tratto cittadino del Torrente Vingone, da via Calamandrei verso monte”, prosegue Pierozzi, aggiungendo che i lavori si estenderanno fino alla loc. Gragnone e comprenderanno anche alcuni affluenti nella zona di Santa Firmina e il Torrente Valtina.
“Sul Torrente Vingone – si sofferma la geometra -, viene mantenuta una fascia di vegetazione nella parte più bassa della sponda per limitare l’azione erosiva dell’acqua. Ma non solo. Questo consente di garantire l’ombreggiamento della scarsissima acqua presente, per ridurre il surriscaldamento, consentire la sopravvivenza delle specie ittiche presenti e offrire riparo ad avifauna, anfibi e insetti”.
Proseguendo con la mappa dei cantieri fluviali, che non si interrompono neppure sotto il sole d’agosto, a sud della città, ci sono le lavorazioni in corso sul Rio Grosso, a cui faranno seguito quelle sul Rio Rigutino, sul Rio di Vitiano a Frassineto, oltre che sul Rio dell’Olmo e di Sant’Antonio.
Risulta avviato anche l’intervento sul Torrente Chiassa, nel tratto a valle, che proseguirà poi all’interno del centro abitato.
E’ già stato rimesso in forma il Fosso di Marcena, mentre a breve partirà il restyling del Gavardello, del Maspino e di altri affluenti nella zona nord del capoluogo.
Passeranno sotto i ferri quindi anche il Torrente Lota e il Vingone di San Giuliano.
Inoltre c’è l’Arno: 5 i km su cui è prevista la manutenzione che, con un investimento di circa 50 mila euro, si concentrerà soprattutto sulla rimozione di piante cadute in alveo e sul taglio puntuale di piante radicate sulle sponde che si presentano in cattive condizioni.
Nella zona di Palazzo del Pero infine risultano ultimati i lavori sul Fosso dei Porcili mentre attualmente è in corso la “cura” dei torrenti Cerfone e San Chimento.
Oltre al controllo della vegetazione, sono previsti interventi puntuali di risagomatura dell’alveo, in alcuni casi valutati congiuntamente con il Genio Civile, per ripristinare il corretto scorrimento delle acque.
“Anche ad Arezzo, come nel resto del comprensorio, è in corso la manutenzione ordinaria, programmata sul reticolo di gestione dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, tenendo conto delle indicazioni regionali, degli esiti dei sopralluoghi effettuati dai tecnici, delle segnalazioni fornite da amministratori locali e cittadini. Gli interventi vengono eseguiti con finalità di carattere idraulico e con scelte diversificate a seconda del contesto. Nei casi dove le sezioni sono ridotte o presentano criticità particolari, è opportuno agire sull’alveo intero; laddove le condizioni lo consentono, si adotta un approccio volto a garantire il deflusso con il minore impatto possibile sull’ambiente fluviale, come si verifica per esempio sul Torrente Vingone”, commenta la Presidente Serena Stefani. “La manutenzione ordinaria, realizzata con il contributo dei consorziati, è necessaria ai fini della prevenzione, ma in alcuni casi le criticità possono essere risolte solo con interventi straordinari o nuove opere. In questo momento, ad Arezzo, sono in corso, sempre curate dal Consorzio di Bonifica, diverse attività finanziate con risorse pubbliche, che consentiranno di migliorare ulteriormente la sicurezza del territorio del capoluogo”.