La manutenzione è attenta e accurata, ma quasi non si percepisce.
L’intervento dell’uomo è delicato, l’ambiente naturale non viene alterato, la sicurezza idraulica risulta migliorata limitando al massimo l’impatto sugli ecosistemi che rendono pregiato e unico il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
All’interno del grande polmone verde toscano-romagnolo, si procede con estrema cautela.
“In quest’area le lavorazioni vengono progettate ed eseguite dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno in modo da non alterare l’ambiente naturale, che rappresenta un importante patrimonio da difendere”, spiega la Presidente Serena Stefani. “La cura che poniamo anche nei tratti urbani e di valle, qui viene necessariamente estremizzata”.
Il risultato? E’ nelle immagini che ritraggono il Fosso dell’Isola a Badia Prataglia, nel comune di Poppi, dove di recente si è conclusa l’operazione “fiumi sicuri”, prevista dal Piano delle attività 2023.
“Nessun taglio drastico, nessuno stravolgimento: l’intervento si è limitato alla sola rimozione delle piante cadute in alveo o agli esemplari in condizioni di salute precarie. La selezione dei soggetti da rimuovere è stata attentamente e preventivamente valutata dal Consorzio, in collaborazione con il personale del Parco, dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino e dei carabinieri forestali. Il sopralluogo congiunto ci ha permesso di definire con precisione la mappa dei soggetti da eliminare. Ed è su questi che si concentrerà l’attività manutentiva che viene eseguita con i sistemi più soft, con un utilizzo limitato dei mezzi meccanici e con una attenta valutazione degli ecosistemi presenti”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi del settore difesa idrogeologica e referente dell’Unità Idrografica Omogenea Casentino.
“Con questo criterio saranno portati a termine tutti gli interventi di manutenzione ordinaria programmati sul reticolo che scorre all’interno del Parco”, anticipa Righeschi, ricordando che il restyling interesserà altri tratti. “Gli operai nei prossimi giorni si metteranno al lavoro su altri corsi d’acqua. Interventi sono previsti sui torrenti Corsalone, Archiano, Corezzo e sul Fosso di Valle. L’attività eseguita e da eseguire, concordata da tutti i soggetti interessati per salvaguardare la naturalità dell’ambiente, si concentrerà esclusivamente sui punti a ridosso delle infrastrutture”.
“Una curiosità: abbiamo recuperato decine di palle di gomma colorata cadute in alveo. Un recupero particolarmente importante per la tutela dell’ambiente, perché ha evitato la frammentazione e la dispersione del materiale, prima causa dell’inquinamento di fiumi e mari”, conclude la Presidente Stefani.