Gestire la vegetazione riparia con un approccio integrato è importante da un punto di vista tecnico e ambientale. Ne sono consapevoli i Consorzi di Bonifica toscani da sempre impegnati a trovare le soluzioni più efficaci per mitigare il rischio idraulico salvaguardando la ricchezza e la varietà degli habitat fluviali.
Domani venerdi 9 giugno, al termine di un lungo ed importante lavoro di discussione, confronto e studio, con ANBI Toscana, si farà il punto sui risultati raggiunti con il contributo di professionisti, associazioni, universitari.
L’appuntamento è nel Parco Migliarino di San Rossore in sala Gronchi. Il convegno si apre alle ore 09.30 e si conclude alle ore 14.00 con una degustazione dei prodotti del territorio.
Ricco e vario il programma degli interventi aperto dal Presidente di ANBI nazionale Francesco Vincenzi, Seguiranno i contributi dell’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale e di Massimiliano Angori, Presidente della Provincia di Pisa.
Ad introdurre la giornata sarà Ismaele Ridolfi, Responsabile delle Politiche Ambientali per ANBI Toscana
Saranno ripercorse quindi alcune importanti esperienze: Fabio Zappalorti, Direttore di ANBI Toscana farà il punto sulla realtà regionale, mentre il collega di ANBI Veneto, Andrea Crestani illustrerà le linee guida adottate nella sua regione. Seguiranno i contributi di Leandro Radicchi, Regione Toscana “L’importanza della manutenzione ordinaria nella sicurezza dei corsi d’acqua”; Pietro Rubelli, Arpat “Il ruolo dell’ingegneria naturalistica nelle sistemazioni idrauliche per il miglioramento della qualità ambientale ed ecosistemica”; Antonio Felicioli e Francesca Coppola, Dipartimento di scienze veterinarie Università di Pisa “I mammiferi semi-fossori sugli argini fluviali: nuove strategie di controllo”; Leopoldo De Simone, assegnista di ricerca Università di Siena “Influenza di fattori ambientali, disturbo e specie aliene sulla vegetazione ripariale in Toscana meridionale”; Federico Preti, Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (DAGRI), Università di Firenze “Quantificare la manutenzione gentile dei corsi d’acqua naturali e dei canali di bonifica”; Francesca R. Dani, Oana Catalina Moldoveanu e Martino Maggioni, Dipartimento di biologia, Università degli studi di Firenze; Marco Napoli, Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (DAGRI), Università di Firenze “Semine di piante nettarifere a vantaggio degli impollinatori e della qualità del suolo”; Laura Leone e Alessandro Errico, CIRF; Federico Gasperini, Legambiente Toscana; Michele Giunti, Nemo srl “Associazioni e professionisti in rete per una gestione integrata della vegetazione degli ambienti fluviali in Toscana”.
Alle 13 le conclusioni dell’assessora alla transizione ecologica della Regione Toscana Monia Monni e il Presidente ANBI Toscana Marco Bottino